Centrodestra boccia presidenti di Commissione: “Bottiglieri cannibale di poltrone”

“La tresca della sinistra con l’amministrazione certifica che l’unica opposizione in Consiglio è quella del centrodestra”

S’inasprisce la “guerra” delle presidenze di Commissione. Nella mattinata  del 20 gennaio sono stati nominati i primi quattro presidenti. Il centrodestra ambiva all’Urbanistica, ma il voto della maggioranza ha consentito l’elezione di Annalisa Marchegiani di Europa Verde, gruppo che in Consiglio siede sui banchi dell’opposizione, ma è in dissenso con la minoranza di centrodestra.

Il centrodestra cannoneggia la maggioranza e le altre coalizioni. “Anche un bambino comprenderebbe che il presidente di una commissione di minoranza eletto con il voto determinante della maggioranza non può essere riconosciuto come garante dell’opposizione bensì come figura gradita a chi amministra”, sferrano l’offensiva  Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.

“Quando una maggioranza – continua il centrodestra – si fa forte della propria forza numerica per travolgere tutto e tutti dovrebbero essere sia gli organi preposti, in questo caso il presidente del Consiglio, sia la minoranza stessa ad opporsi ed invece in questo caso, quella che minoranza evidentemente non è, addirittura ne beneficia.
Non abbiamo alcun privilegio da chiedere all’attuale vuota maggioranza poiché questa non ha nulla dare, si tratta solo di vedersi riconosciuto ciò che spetta all’opposizione secondo buone prassi che noi abbiamo rispettato a parti invertite. Mai abbiamo interferito nelle scelte della passata minoranza, cosa che invece la sinistra è abituata a fare come anche fu nel Gaspari bis.
Abbiamo legittimamente rivendicato la presidenza di ‘commissioni di garanzia’ spettante al gruppo minoritario a tutela della trasparenza e a garanzia del principio democratico, che evidentemente sfugge alla neofita Dottoressa.
Il maremoto di reazioni da parte di Nos, Pd e Articolo Uno dimostra invece che loro hanno posizioni ambigue sui ruoli (sono davvero opposizione?) che li spinge addirittura a mandare comunicati alla stampa in cui si preoccupano di non addossare responsabilità alla maggioranza.
Posizioni ridicole quelle di Pd, Articolo Uno e Nos che testualmente dichiarano di sposare la tesi espressa da Canducci (quello che ha portato all’estinzione del PD in Consiglio) fino a sostenere che il centrodestra avrebbe ‘scarsa dimestichezza con i delicati meccanismi della democrazia’.
Alla Bottiglieri qualcuno dovrebbe rammentare che la democrazia elegge in base ai numeri e lei è arrivata terza ed esprime un solo seggio, con accanto nessun ‘compagno’ di banco. Semmai questo loro atto di arroganza va ascritto come uno schiaffo alla volontà popolare grazie alla complicità di una maggioranza che ha tutto l’interesse a sostenere chi fa comodo a loro, non fosse altro per spirito di riconoscenza.
Del resto la Bottiglieri, che si sta distinguendo come cannibale di poltrone (consigliere comunale, consigliere provinciale, presidente di commissione), è già organicamente alleata con l’attuale amministrazione in Provincia.
Questa brutta storia – concludono FdI, Lega e FI – ha tuttavia anche risvolti positivi come quello di certificare che l’unica opposizione in Consiglio è quella del centrodestra e che non abbiamo bisogno di chi tresca per la miseria di qualche poltrona”.

Franco Cameli
Author: Franco Cameli

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