Cavaliere senza età, 19 reti a 45 anni: “Avrei preferito i playoff, vi racconto quando stralciai il contratto in Lega Pro”

SECONDA CATEGORIA – L’ex professionista classe ’80 segna ancora gol a grappoli con il Chiaravalle che però e a -3 dagli spareggi. Una lunga carriera e l’amore per la famiglia prima di tutto

Una giornata al termine del girone C di Seconda Categoria e qualche rimorso di troppo per un Chiaravalle che si trova a 3 punti dalla zona play off e che fino agli inizi di marzo sembrava più che alla portata dei grigioneri. Le ultime sette partite rappresentano 4 pareggi e 3 sconfitte, un vero e proprio black out inaspettato. A commentare quanto fatto è l’assoluto protagonista di questa stagione, Simone Nicola Cavaliere, primo nella classifica marcatori con 19 gol a 45 anni:

“Era tutto nelle nostre mani, per la squadra che avevamo non andare ai play off è un fallimento, i giocatori in rosa sono molto forti e questo gruppo ha avuto dei problemi di natura mentale e non tecnico-fisica, abbiamo concesso troppo e avuto sbandamenti che ci sono costati sconfitte anche se durati 10 minuti. Abbiamo segnato tanto e concesso poco fino a 8-9 partite fa, il periodo successivo ci ha visti penalizzati e la colpa è solo la nostra. 19 gol a 45 anni? Sono fortunato, sto bene e mi alleno al massimo, devo lavorare di più rispetto agli altri perché sono avanti con l’età, faccio una vita da sportivo e mi fa stare bene. Ho due aziende, agricola e di depuratori d’acqua, quando arrivo in campo è un piacere e non mi pesa mai, voglio continuare ad esprimermi così e giocare ancora per molto tempo”.

Il centravanti classe ‘80 continua a fare la differenza, con stimoli e attenzioni al proprio corpo che non mancano mai: “Anche quest’anno mi gioco la classifica cannonieri con Orianda, ma avrei preferito fare 10 gol in meno ed andare ai play off, le vittorie di squadra danno più soddisfazione. Alla mia età devi però mantenere numeri alti, per evitare critiche e continuare a dimostrare di poter fare la differenza a 45 anni, i complimenti me li prendo e li apprezzo molto. Gli stimoli che ho sono importanti, non penso di smettere e quando suonerà la campana mi metterò da parte. Cura del mio corpo? Da quando sono arrivato tra i professionisti mi sono sempre allenato molto, ho imparato a conoscere il mio corpo e vivere in maniera naturale tenendo costante l’allenamento individuale, a casa o in palestra. Non ho mai avuto grandi infortuni tranne un crociato in Lega Pro, ma dopo 5 mesi e tre giorni sono tornato in campo, mai avuti invece problemi muscolari”.

Una carriera da incorniciare per Cavaliere, cresciuto anno dopo anno fino alla Lega Pro: “Il ricordo più bello è l’esordio in Promozione con il Cupramontana, club dove sono cresciuto da piccolo. A 19 anni ho vinto un campionato da Under con 12 gol e diversi assist come centrocampista. Dopo tre anni in Eccellenza al Vallesina dove ho sempre raggiunto la doppia cifra, sono partito in ritiro a Martina Franca con Sauro Trillini, che ancora ringrazio per quella chiamata, mi permise di approcciarmi alla Lega Pro. Ho fatto amichevoli con squadre come Ascoli, Ancona e Tolentino mettendomi in mostra con 8-9 gol in 5 partite. Firmai il primo contratto da professionista e giocai 7-8 anni a questi livelli, l’ultimo mi vide protagonista a L’Aquila, dove però non avevo la mia famiglia”.

Il calcio per Cavaliere vale la vita intera, ma una moglie con la quale è cresciuto fin dai 16 anni e la gioia di poter crescere un figlio sono una priorità assoluta e senza di loro non può stare, arriva quindi il grande gesto: “Ho provato un anno a stare senza mia moglie e figlio, ma non avevo più stimoli e rescissi due anni e mezzo di contratto a L’Aquila, loro sono troppo importanti e la domenica non aspettavo più la partita, ma loro. Mi avvicinai a casa e in Serie D sono stato protagonista per diversi anni con club come Castelfidardo, Recanatese e Maceratese. Ricordo la piazza biancorossa con tanto amore, arrivai dopo Federico Melchiorri e le aspettative erano molto alte visto quello che ha fatto a Macerata e negli anni successivi. Ho ricambiato il tanto affetto dei tifosi con 15 gol e ottime prestazioni. Con la Biagio Nazzaro ho vissuto 5 grandi stagioni, vincendo finali di Coppa Italia, play off regionali e trofei. Ho raggiunto 29 stagioni calcistiche, sono davvero felice e mi sento ancora un ragazzo. La testa non mi dirà mai di smettere, ho basato tutta la mia vita su questo sport”.

Leonardo Matano
Author: Leonardo Matano

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