Cavalcata dell’Assunta, la rievocazione storica più antica d’Italia

Oggi il Palio dei cavalli

E’ la rievocazione storica più antica d’Italia. Stiamo parlando della “Cavalcata dell’Assunta“, uno dei tanti eventi che si tiene a Fermo ogni anno. Riproduce corteo, celebrazioni religiose e tornei legati, fin dal 1182, alle festività patronali della Madonna Assunta. La “Cavalcata dell’Assunta” è un evento che va avanti già da alcuni mesi e termina oggi, martedì 15 agosto, con il Palio dei Cavalli.

Secondo quanto riportato dai documenti ritrovati, il primo palio risale al 998 d.C, quando in onore della Santa Vergine Maria, i fedeli salivano fino al Duomo per portare cera, candele e altri omaggi e la corsa dei cavalli svolta per la prima volta 15 agosto. Ma è a partire dal 1982 che il giorno di Ferragosto di ogni anno si corre in edizione moderna: una corsa di cavalli al galoppo lungo nella quale le dieci Contrade si contendono la conquista del Palio dell’Assunta, in onore della patrona della città e la  processione religiosa, che dalla Chiesa di Santa Lucia saliva alla Cattedrale. È proprio alla processione che avviene che prende il nome di “Cavalcata dell’Assunta”, alla quale prendevano parte le magistrature della città, i notabili con la loro corte, le rappresentanze di arti e mestieri e le delegazioni degli ottanta castelli soggetti all’antico Stato che offrivano anche il loro palio con una valenza politica e religiosa.

Il territorio fermano è composto da dieci Contrade che si dividono in due sottogruppi: le contrade storiche e le contrade foranee. Alle sei contrade storiche (San Martino, Pila, Fiorenza, San Bartolomeo, Castello, Campolege) si aggiungono Torre di Palme e Capodarco, definite “Castelli”, e Campiglione e Molini Girola, definite “Ville”. La Corsa del Palio si articola in due batterie con cinque cavalli ciascuna e la finale tra i primi due cavalli classificati di ogni batteria, più il vincente del sorteggio tra i terzi classificati. Il percorso, lungo 850 metri circa, è tutto in salita con partenza da Largo Ostilio Ricci, via Trevisani, viale XX Settembre, il “curvone” e l’arrivo in Viale Vittorio Veneto.

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