Caso stadio, Balloni (FdI): “Vi spiego perché la relazione fu secretata”

“La secretazione della relazione non voleva certo dire che non potesse essere utilizzata”

Gianni Massimo Balloni è stato vice presidente della commissione d’indagine sui lavori allo stadio Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto. Con una nota spiega perché si arrivò a secretare gli atti.

Quale Vice Presidente della Commissione Stadio a suo tempo istituita, sento la necessità di intervenire su questa tematica che sta assumendo toni apocalittici. La novella Giovanna d’Arco che, incurante del rogo, difende giustizia e trasparenza, mi sconcerta.
Vi fu una nota dell’allora presidente della Commissione, Dott. Bruno Gabrielli, con la quale comunicava, dopo aver consultato il Segretario Generale Dott.ssa Scarpone, che in base al Regolamento Comunale la Commissione si sarebbe svolta in modalità riservata.
Il Vice Segretario Generale, Dott. Antonio Rosati, a sua volta ed in assenza della Dott.ssa Scarpone, ribadiva la necessità che lo stesso Consiglio Comunale si svolgesse in modalità segreta, ciò anche per la tutela degli interessi patrimoniali del Comune, l’allora Consiglio Comunale decise di conseguenza. Non perché ci fosse qualcosa di personale da nascondere, ma per rispetto delle regole.
La secretazione della stessa relazione non voleva certo dire che non potesse essere utilizzata, tanto è vero che lo stesso Presidente Gabrielli ebbe a comunicare di aver inviato la relazione alla Corte dei Conti ed all’Autorità dell’Anticorruzione.
Così come poteva, la relazione, essere depositata presso la Procura della Repubblica da qualsiasi Consigliere Comunale presente durante la seduta, di cui molti peraltro oggi sono presenti al governo della città, se lo avessero ritenuto opportuno avrebbero potuto e dovuto farlo. Quindi la secretazione non serviva a coprire nessuno.
L’attuale amministrazione ha ritenuto di comportarsi diversamente ed è nel suo legittimo potere, ma se la relazione si afferma che sia stata desecretata, mi attendo di vederla pubblicata sull’Albo Pretorio, altrimenti sono solo chiacchiere e maldicenze“.

Franco Cameli
Author: Franco Cameli

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