Luca Serfilippi e il comune deturpato. “Certi gesti non servono, abituato ad ascoltare tutti. Sono certo che il tempo sarà galantuomo”
Il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, esprime rammarico per le scritte apparse questa mattina sotto il comune (RILEGGI QUI), un atto che definisce inaccettabile e che non influenzerà in alcun modo le decisioni dell’amministrazione.
“Mi dispiace per questo comportamento da parte di qualche malintenzionato. Sicuramente non faremo un passo indietro, anzi, siamo ancora più determinati nel portare avanti la nostra posizione. Non so se sia stato un tifoso o qualcun altro, ma sono in corso indagini da parte delle autorità competenti. Nella zona sono presenti diverse telecamere e l’invito a chi ha commesso questo reato è di palesarsi e assumersi le proprie responsabilità” dichiara il sindaco.

Serfilippi sottolinea la sua disponibilità al dialogo: “Sono abituato a parlare con le persone in faccia, non tramite scritte sui muri. Non c’è alcun bisogno di simili gesti. È un episodio che mi dispiace, perché sono sempre stato pronto ad ascoltare tutti, compresi i tifosi. So bene quanto l’Alma Juventus Fano rappresenti per la città e per tanti appassionati, ma quando parlo di una rifondazione del calcio fanese è perché, fin dai primi giorni del mio mandato, ho constatato situazioni critiche e problematiche legate alla gestione passata, con molte persone ancora in attesa di crediti dalla società.”
Il sindaco conclude ribadendo che la vicenda non si chiude qui: “Il Comune di Fano ha quasi 80 mila euro di crediti e merita chiarezza. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni, ma sono certo che il tempo sarà galantuomo”. Per la cronaca essendo state deturpate le mura del comune è partita automaticamente una denuncia a carico di ignoti, ma le forze di polizia stanno indagando e sarebbe solo questione di ore per individuare l’autore materiale. Nel frattempo sia Panthers che Ultras Fano – i due gruppi organizzati di rilievo – hanno preso le distanze da tali scritte che, va ricordato, non sono stato “firmate”: un dettaglio lontano dalla mentalità ultras in generale.
