L’ex giocatore dell’Ancona: “E’ sparitra anche l’auto di mia moglie”
La furia del torrente Aspio non ha risparmiato neppure l’abitazione di Renato Bussolari, ex giocatore dell’Ancona, da anni presidente della Nuova Folgore. L’abitazione si trova lungo il Vallone di Offagna, non distanti dall’Aspio. La piena del torrente ha sorpreso la famiglia Bussolari ieri mattina attorno alle 5 e in pochi minuti il piano terra è finito sottacqua mentre nel piazzale esterno dell’abitazione la furia del torrente si era portata via due automobili: una Bmw nuova di zecca ed una utilitaria utilizzata.
A raccontare quei momenti drammatici lo stesso Renato Bussolari che ha poi chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco: “Stavo dormendo quando alle prime luci dell’alba sono stato chiamato da mia moglie, il piano terra dell’abitazione era invaso dall’acqua. Non volevo credere ai miei occhi, vedere gli oggetti galleggiare in mezzo metro di acqua e fango è stato qualcosa di terribile. Il danno è enorme basti pensare che al piano terra l’intera pavimentazione è stata realizzata con il parquet”.
Giusto il tempo di vedere la casa allagata che Bussolari poi si è accorto che due auto parcheggiate nell’area antistante l’abitazione erano state spazzate via dalla furia del torrente Aspio: “Una Bmw nuova di zecca e la macchina di mia moglie sono sparite dalla circolazione molto probabilmente l’acqua le ha trascinate nel letto del torrente più a valle rispetto alla casa. Tempo addietro era stato pulito il letto del torrente Aspio. Durante i lavori mi ero raccomandato di rimuovere gli sfalci nei pressi della mia abitazione cosa che è stata fatta in modo corretto anche per il fatto che per attraversare la strada c’è una sorta di ponticello. Purtroppo chi ha lavorato a monte quasi sicuramente non ha avuto questa accortezza e in pochi minuti è arrivata la piena del torrente, rami e tronchi hanno tappato il letto del fiume proprio nella zona del ponticello e dal quel punto l’acqua ha invaso i terreni, compresa la nostra abitazione che si trova a pochi metri”.