Carpegna Prosciutto, Tambone: “E’ l’inizio migliore dei miei tre anni a Pesaro”

BASKET A1 – La guardia biancorossa si prepara alla nuova stagione: “Vogliamo partire forti”

Matteo Tambone, esterno della Carpegna Prosciutto, è il veterano del team per presenze, assieme a Carlos Delfino. Come ha trascorso la sua estate?

«Amo allenarmi per farmi trovare pronto per l’inizio del campionato. Mi sono concesso giusto un viaggio a Bali con la mia ragazza per staccare la spina», risponde “Tambo”, classe ‘94.

Per lei è il terzo anno in biancorosso.

«In questo precampionato, senza Carlos Delfino che era impegnato con la Nazionale, sono stato io il capitano e ho cercato di spiegare ai nuovi come fosse il coach, quali siano le abitudini a Pesaro… Li ho visti attenti, c’è un bello spirito di squadra sia in campo che fuori e i risultati ci hanno dato ragione».

Chi l’ha colpita maggiormente?

«Tutti, c’è positività. A mio parere questo è stato l’inizio migliore dei miei tre anni a Pesaro. Ci sono giocatori esperti e non solo, il gruppo sta bene assieme».

In regia si alterna con Davide Moretti, come nella parte finale dello scorso campionato.

«Sì, anche se il coach ama farci giocare anche nel ruolo di guardia, a seconda di come andranno le singole partite».

Avete una formazione più lunga che mai, non è capitato spesso ultimamente da queste parti.

«Vero, ci applichiamo, cresciamo ogni giorno anche grazie al tecnico. C’è l’atmosfera giusta».

Domani si disputa l’ultimo appuntamento prestagionale, il Torneo di Teramo, con Verona, Bayern Monaco e Aek Atene.

«La cosa bella è che troviamo squadre importanti, dopo le sfide con le big Bologna e Milano. Sono bei test che ci stanno dando frutti interessanti».

La prima di campionato sarà a Trieste, domenica 2 ottobre alle 19. Un debutto non impossibile.

«Ci si pensa già. Vogliamo partire forte, sappiamo che nei turni successivi incontreremo degli squadroni – termina Matteo Tambone -. Puntiamo a cominciare con i due punti, anche se il campo dei giuliani è ostico».

Michele Raffa
Author: Michele Raffa

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