PROMOZIONE – Autore di una doppietta a San Severino, l’esperto elemento dell’Azzurra SBT racconta il momento di svolta. Una bella carriera e una salvezza oramai blindata
Sta vivendo un magic moment l’Azzurra SBT che sabato ha espugnato per 4 a 0 con una grande prova di forza il Gualtiero Soverchia di San Severino Marche, dove la Settempeda non perdeva da due mesi. Una vittoria, la quarta nelle ultime cinque, la terza di fila senza subire goal, che ha permesso ai rivieraschi di mettere una pietra quasi tombale sulla salvezza diretta e di guardare avanti con la zona playoff, ora distante solo tre lunghezze. Con il difensore-goleador Andrea Carminucci, autore di una doppietta sabato che lo hanno fatto salire a quota quattro sigilli in stagione, abbiamo ripercorso il match vinto, valevole per la ventiseiesima giornata del campionato di Promozione Girone B: ” Dopo la brutta sconfitta di Porto San Giorgio, la squadra si è ancora unita di più ed ha fatto un salto caratteriale importante che era quello che ci mancava. La doppietta viene in secondo piano. L’importante è fare punti e prestazioni con i miei compagni”.
Per il difensore classe 1995, nativo di San Benedetto del Tronto, questa è la seconda stagione consecutiva con la società del presidente Talamonti, con cui lo scorso anno è stato protagonista della cavalcata trionfale che ha portato l’Azzurra SBT a vincere il campionato di Prima Categoria e a salire per la prima volta nella sua storia in Promozione: ” Sono rimasto primo per molti dei miei compagni che conosco fin da piccolo. L’ambiente e la società sono di primissimo livello. Sono persone serie e con una passione viscerale, compreso il presidente Giuseppe Talamonti. L’unica nota negativa è la mancanza di un’infrastruttura per potersi allenare“. Carminucci vanta una carriera importante in piazze calde e blasonate, con esperienze in passato in Serie D con le maglie di Sambenedettese, Correggese, Arezzo, Campobasso e Gavorrano, ma anche Grottammare in Eccellenza e Atletico Centobuchi in Promozione.
“Sono rimasto legato a tutte le piazze in cui sono stato. Ma le uniche e irripetibili per me sono le esperienze a San Benedetto, essendo nato con i colori rossoblù nel cuore. Infatti cerco quando posso, di andare ad ogni partita della Samb, sia in casa che in trasferta. Sono maturato molte in queste esperienze perché ho incontrato allenatori che mi hanno fatto crescere prima come uomo che come calciatore”. Sabato, scherzo del destino, il calendario per la terz’ultima giornata propone il match interno al Ciarrocchi proprio contro il Grottammare, reduce da cinque risultati utili e in cerca di punti in chiave salvezza diretta: ” Grottammare è un’altra società a cui auguro tutte le migliori fortune e di risalire in campionati più blasonati perché hanno dei dirigenti preparatissimi come Cristian Pazzi e Carlo Mora e i presidenti Claudio Virgili e Giorgio Rivosecchi. Sarà una partita combattuta. Abbiamo grande rispetto perché hanno delle potenzialità e non meritano la classifica attuale”. Infine, per chiudere: “Pensiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile, chiudendo la pratica sabato e poi quello che verrà sarà un di più, visto che l’obiettivo della società e del mister era una salvezza tranquilla”.
