Attualmente La Goccia è una rete di famiglie aperte all’accoglienza
di Erika Guzzini
Appuntamento con “Fatti e Commenti” venerdì 16 maggio: ospite in studio Paolo Carassai, fondatore dell’associazione La Goccia. “La goccia nasce nel 2001 a Macerata da un’esperienza di adozione personale – racconta Carassai – abbiamo fondato l’associazione e oggi è una comunità familiare cioè una modalità di accoglienza di bambini o ragazzi con problematiche sul piano familiare principalmente.”
Le parole chiave dell’accoglienza, aprirsi alla vita e all’ascolto. Accogliere significa tutelare ed esserci fino in fondo, accompagnare e vedere il seme che c’è dentro ai bambini. Carassai dice: “Oggi si parla molto di denatalità quindi di un cambiamento culturale non basta un incentivo economico ma un sostegno che deve partire all’interno del nostro essere sociale”. Gli obiettivi de La Goccia sono la sfida di giocare su tutti i tavoli possibili, offrire un supporto progettuale e professionale in merito all’accoglienza dei minori, invito alle forze politiche a orientare le risorse sulla scuola per genitori, invito a progetti di promuovere una cultura dell’ospitalità generosa, aperta all’affido, all’adozione e al sostegno familiare. Attualmente la goccia è una rete di famiglie aperte all’accoglienza. “Si può fare” è tra i progetti che nasce per favorire l’integrazione dall’esperienza di realtà associative che hanno deciso di impegnarsi per favorire maggiore accesso alla partecipazione dei giovani delle loro comunità.
Le nuove generazioni avvertono il bisogno di mettersi in gioco, scoprire le proprie potenzialità e sentirsi parte attiva nei loro luoghi di vita.
