Lettera aperta dell’ex sindaco di Macerata
“Signor Prefetto, ho convinzione che i tifosi della Maceratese abbiano pieno diritto di assistere alla partita del Campionato di calcio – cat. Eccellenza – tra Osimana e Maceratese prevista per domenica prossima allo Stadio Diana di Osimo”. Le parole sono di Romano Carancini, Consigliere regionale delle Marche ed ex Sindaco di Macerata.
“Non intendo entrare, evidentemente, in analisi e questioni che afferiscono l’ordine pubblico dell’evento sportivo ma, con rispetto e franchezza, l’esperienza istituzionale da Sindaco di Macerata che ha affrontato più volte eventi calcistici di gran lunga più delicati, come gli scontri tra la Maceratese e la Civitanovese alla presenza delle rispettive tifoserie, fanno apparire l’assunta decisione di divieto di trasferta ai maceratesi sproporzionata rispetto ai rischi che doverosamente Lei intende prevenire. Pur sempre considerando che le minacce all’ordine pubblico hanno la loro intensità, il loro livello e comunque non potranno mai essere annullate. Osimana-Maceratese, in tema di ordine pubblico, ha sì avuto nel passato qualche strascico ma non esistono precedenti ripetuti e/o consolidati idonei a giustificare un tale blocco alla trasferta. La presenza adeguata di Forze dell’Ordine in prevenzione e controllo, come pure avvenuto nel passato per la stessa partita, in rapporto sia al numero dei tifosi che si muoverebbero da Macerata sia alle caratteristiche logistiche dello Stadio Diana, può rendere di certo compatibile la diversa scelta di consentire ai sostenitori maceratesi di assistere alla partita. Così come sarebbe auspicabile, signor Prefetto, un coinvolgimento istituzionale dei rispettivi Sindaci e degli stessi rappresentanti delle tifoserie per gestire il campanilismo sportivo che esiste ma che, sono certo, non supererebbe il limite del rispetto tra le persone, aldilà del legittimo tifo per la squadra del cuore”.
“Eccellenza, voglio qui cogliere, altresì, lo spunto delle opinioni dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine che nel passato hanno più volte sottolineato, rispetto a situazioni assimilabili – continua Romano Carancini – come sia giusto punire chi commette reati, ma allo stesso tempo favorire l’accesso a chi ama lo sport, che per sua natura è competizione nella lealtà. E sappiamo bene, per esperienza e per trascorsi, che la quasi totalità dei tifosi interessati alla partita di domenica prossima, che siano maceratesi o osimani, non contempla la violenza per uno scontro di calcio. Signor Prefetto, le semplici riflessioni espresse, rispettose del Suo ruolo ma al contempo vicine alla passione e alla libertà delle persone amanti dello sport, non disgiunte dalla prevenzione dei rischi di ordine pubblico, mi inducono a chiederLe di rivedere il Suo formale divieto di trasferta dei tifosi maceratesi ad Osimo. Costituirebbe un atto di fiducia rispetto alle stesse due Città, ai protagonisti in campo, alle due tifoserie e infine, ma non per ultime, alle stesse Forze dell’Ordine. Signor Prefetto, in ipotesi di rimozione del divieto, a vincere sarebbe lo sport sano di contro, oggi, alla“sconfitta” della passione dei tifosi“.
