
PAGELLE FERMANA – Il capitano è il bomber della squadra. Ci si aspetta di più dagli ex Alessandria
di Lorenzo Attorresi
Ginestra 6: esce e qualche volta pasticcia. Ma è mentalmente presente nel finale, quando ci mette le mani un paio di volte ed è fondamentale in un’uscita bassa dopo chiusura incompleta di Urbinati. Sul rinvio di fine primo tempo qualcosa non ha funzionato.
Rossoni 5.5: dalla sua si aggira un velocista come Disanto ed è un duro lavoro arginarlo.

Urbinati 7: 34 anni, centrocampista adattato da difensore, addirittura capocannoniere della squadra. Bomber con due gol in otto presenze, rete al Siena facile facile ma non è un caso che in area piccola ci sia lui. Una grande deviazione nella ripresa su scivolone di Blondett, in leggero difetto sul gol subito dove però non viene coperto adeguatamente dalla linea. Fermana fatta persona.
Blondett 5.5: più costruttore di gioco da squadra ambiziosa che stopper da compagine sporca, brutta e cattiva che si deve salvare. Da rivedere. Non scappa adeguatamente in occasione della rete subita. Nella ripresa pasticcia in un’occasione quando dà il via all’azione: dannato inizio dal basso. Ah, che rischio su Paloschi: abbraccio in area quasi come se fosse un vecchio amico…
Sperotto 5.5: sulla rete Paloschi gli prende quel metro decisivo. Inconcepibile, però, tutto quel che accade prima. Non si può concedere un’occasione a primo tempo finito, quando il pallone ce l’ha il tuo portiere, che rinvia a squadra schierata…
Graziano 6: si procura la punizione del vantaggio. In mediana sembra il più reattivo.
Capece 5.5: giallo molto forzato ma che vale la squalifica, essendo il quinto. Stavolta regala poco alla causa.
Rodio (42’st) sv: il tempo di esordire per il 2001 ex Fano.
Mordini 6: calcio franco di Mordini, gol di Urbinati. Altro dejavu di Fermana-Viterbese. Ancora mezzala sinistra, stavolta più per necessità che per altro.
Mbaye (19’st) 6: in settimana non si era allenato, ecco perchè parte della panca. Se Mbaye è quello visto ultimamente, è un titolare inamovibile. Entra con vigore.

Frediani 5: Riolfo ha già parlato per lui, viene da un anno complicato – rottura parziale del crociato e terapia conservativa per evitare l’operazione – e deve ritrovare delle dinamiche dopo le sole 10 gare giocate ad Alessandria. Fatica a imporsi, bisogna aspettarlo e nel frattempo trovargli il vestito adeguato.
Bugaro (19’st) 6: un po’ più convinto rispetto ad altre volte.
Cognigni 7: fa il massimo di quel che può. Meriterebbe anche di più per tutto quello che ci mette, anche se non tira. Dà l’esempio.
Corinus (42’st) sv
Marchi 6.5: “un ragazzino di 36 anni”, dice Riolfo quando parla di lui. E che umiltà. Al rientro da titolare si mette a completa disposizione della squadra, sparando a salve un paio di volte da 35 metri. Gioca per raccordare, ma l’istinto dell’attaccante gli rimane e quando all’orizzonte s’intravede la porta è giusto provarci.
Nepi (33’st) sv: minuti di buona intensità, al rientro dopo le riflessioni con un paio di panchine.
Riolfo (all) 6: la strada tracciata è sicuramente diversa rispetto ai sentieri calpestati in ciabatte da Domizzi. Sta studiando la situazione, ora manca l’ultimo step per equilibrare una Fermana che deve salvarsi. La squalifica di Capece, paradossalmente, può fornirgli un assist. Non ha registi per Pescara.
CRONACA FERMANA 1-1 SIENA
INTERVISTA RIOLFO