Il docente è finito al centro di un caso nazionale dopo aver contestato alcune posizioni espresse dall’Anpi
Ormai il caso ha assunto dimensioni nazionali: il professor Simonetti e i suoi dubbi circa la linea sottile tra la propaganda a scuola e i dibattiti culturali espresse al Liceo di Civitanova Marche durante un intervento dell’Anpi hanno aperto un dibattito più che ampio. Anche la politica si sta confrontando sull’opportunità o meno di valutare revisioni storiche e chiaramente l’argomento ha creato non poche spaccature. Spaccature che, fino a ieri, erano però rimaste su livelli di civilità.
Fino, appunto, alla denuncia pubblica fatta dallo stesso professor Simonetti che in uno dei suoi profili pubblici ha postato lo screenshot di minacce di morte ricevute. Minacce arrivate da un esponente del movimento delle Sardine che scrive testualmente: “L’Italia non è stata liberata da questi topi di fogna con l’ascolto, ma con il fucile in spalla e una pallottola in fronte”.
Parole durissime, che lasciano nessuno spazio all’immaginazione e che lo stesso professor Simonetti riferisce di aver già segnalato alle autorità competenti.
