Campo della Pace, dietrofront ai lavori: proprietà della Curia, autogol del Comune

IMPIANTI – Il Coni ha bocciato il progetto per usufruire del credito sportivo per iniziare il restyling. Motivo? La particella non è di proprietà comunale e la convenzione di affitto è scaduta da oltre 10 anni

di Andrea Busiello

Quando tutto sembrava pronto ecco l’inghippo. Il campo della Pace non potrà usufruire dell’annunciato restyling perché chi di dovere non si è mai accorto che la proprietà dell’impianto non è del Comune ma bensì della Curia. La vicenda si verifica a Macerata quando il Comune è deciso a restaurare l’impianto di calcio maceratese. Ecco che il progetto approda al Coni per usufruire del credito sportivo e da qui scatta lo stop: la particella del campo San Giuliano è di proprietà della Curia e non del Comune quindi il progetto va in stand by (per ora). Ad oggi la convenzione di affitto della particella risulta scaduta da oltre 10 anni. La convenzione era stata stipulata nel 1977, adesso si è aperta una trattativa tra la Curia e il Comune: l’obiettivo della Curia non sembrerebbe essere quello di ricostruire un contratto di affitto e per vendere la particella del campo avrebbe chiesto al Comune di Macerata in cambio alcuni locali di proprietà dell’ente. Il tutto, con i lavori che non partiranno grazie a una gestione della situazione che definire grottesca sarebbe un po’ riduttiva.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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