I consiglieri di minoranza: “Non conoscono e sono lontani dalle problematiche del territorio comunale”
Riceviamo e pubblichiamo da parte dei consiglieri comunali del gruppo Radici al Futuro, Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni.
Così come previsto, per non aver voluto accogliere la proposta arrivata dal nostro gruppo consiliare di spostare orario o data del consiglio comunale, il sindaco Sborgia si è trovato costretto a dover abbandonare anticipatamente la serata inaugurale della nona edizione del Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo che ha visto a Camerino la partecipazione di importanti pongisti di livello mondiale, oltre a circa 200 componenti delle varie delegazioni sportive provenienti da 15 diverse nazioni europee. Tale imbarazzante comportamento mette subito in luce evidenti limiti istituzionali del neo eletto sindaco e della sua maggioranza, l’incapacità di riconoscere grossolani errori che vanno a minare la gloriosa immagine della nostra città. Ha avuto inizio, quindi, il secondo consiglio comunale dell’era Sborgia durante la quale, ancora increduli per l’accaduto, e fortemente addolorati per la pessima dimostrazione di accoglienza data dal sindaco e dalla sua maggioranza, abbiamo iniziato a discutere i primi punti all’ordine del giorno sotto gli allegri suoni dei fuochi d’artificio che, fatti brillare al termine della cerimonia inaugurale, davano il via all’importante conviviale. Al primo punto, la surroga del dimissionario consigliere comunale Marco Marsili e conseguente verifica delle condizioni di eleggibilità e compatibilità della dottoressa Maria Giulia Ortolani alla quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro nella consapevolezza delle doti umane, dei valori e capacità che la stessa rappresenta. Di certo nell’accogliere le scontate dimissioni del Marsili sottolineiamo ancora una volta che certe affermazioni denotano profili caratteriali che mal si addicono a chi deve amministrare il bene comune con amore e onestà ci sentiamo di invitare il sindaco ad un’importante riflessione sulla sua visione di politica, essendo proprio il primo cittadino colui che ha accolto, prima con grande favore la candidatura del signor Marsili dando, poi, al neo eletto consigliere deleghe importanti tra cui quella alle attività produttive mettendo, così, un sigillo di garanzia sulla stima reciproca e sul feeling ideologico tra il massimo esponente della maggioranza ed suo collaboratore. A dir poco comiche, se non si vivesse il dramma di questo momento storico, sono state le comunicazioni del sindaco nelle quali si sono voluti mettere in luce i primi grandi successi della nuova amministrazione. Peccato, però, che ci si è dimenticati di dire quanto comunicato dall’ubicazione delle Poste Italiane al Sottocorte Village, alla nuova scuola Betti, passando per la scuola di musica con l’inizio dei rapporti con il Maestro e la Fondazione Maestro e la Fondazione Bocelli, al villaggio Lions, alla struttura socio assistenziale donata dalla Croce Rossa Italiana Bocelli, al villaggio Lions, alla struttura socio assistenziale donata dalla Croce Rossa Italiana ed ai dati sulla ricostruzione e messe in sicurezza (finalmente veri) sono tutti figli di duro e di rapporti tessuti dall’amministrazione Pasqui con i vari enti, istituzioni ed uffici comunali.
Inspiegabile e incomprensibile, poi, il voto contrario della maggioranza che ha respinto due su tre mozioni presentate dal gruppo radici al futuro non tenendo affatto in considerazione l’importanza del contenuto di tali atti. Mentre la terza mozione diretta all’assunzione personale per il potenziamento dell’ufficio tecnico è stata ritirata dai componenti del gruppo personale maggioranza aveva sostanzialmente iniziato l’iter di potenziamento che con la mozione si chiedeva attraverso una delibera di giunta fatta, sembrerebbe, l’11 luglio ed ancora non pubblicata. Si precisa anche su questo punto che la mozione presentata dai consiglieri Pasqui, Falcioni, Lucarelli e Nalli era stata protocollata in data 4 luglio, ampiamente antecedente a tale giunta e che, quindi, con molta probabilità ha portato al goffo tentativo di attribuzione una paternità non propria da parte del sindaco Sborgia. Talmente verosimile questa ipotesi, che nonostante tutto, lo stesso Sindaco non è riuscito a ringraziare i consiglieri di minoranza per l’importante lavoro svolto riconoscendo di fatto l’essenzialità pratica di tal mozione diretta all’assunzione di personale per il potenziamento uffici strategici alla ricostruzione.one di personale per il potenziamento uffici strategici alla ricostruzione.
Al punto 8 la presentazione, da parte del sindaco Sborgia, delle linee programmatiche di mandato che così come presentate dal primo cittadino ci sono sembrate come una sorta di libro cuore indirizzato non solo ai ragazzi ma a tutta la comunità per il futuro della stessa. Linee di programma scontate ma soprattutto prive di reali concetti di fattibilità. Ne parleremo approfonditamente dopo la discussione e l’approvazione che ci sarà a breve in altro consiglio comunale. Tra le tante affermazioni sulle quali tornare obbligatoriamente a discutere quella che sin da subito vogliamo apostrofare come inappropriata e lontana dalla verità è quella secondo cui la Città di Camerino avrebbe giocato un ruolo marginale all’interno dell’unione momtana. Vorremmo ricordare al sindaco Sborgia che proprio l’amministrazione Pasqui nel passaggio dalla comunità montana all’unione montana non permise, grazie anche ad altri comuni tra cui Pieve Torima, Serravalle di Chienti, Fiastra, Muccia, la fine di un ente cosi importante.
Ci meraviglia, invece, il voto contrario del Sindaco Sborgia, neo Consigliere, all’interno del Consiglio dell’Unione Montana, sulla modifica Statutaria posta a garanzia dei Comuni che nel 2015 hanno costituito fin dall’origine l’ Unione Montana in ordine al patrimonio e alle partecipazioni nelle società (vedasi contram di cui l’Unione è il maggior azionista) in caso di ingresso di nuovi Comuni e/o in caso di scioglimento dell’Ente. Tale voto contrario non tutela certamente gli interessi del Comune di Camerino. Infatti la modifica, in caso di procedura di liquidazione, non permette a nuovi Comuni che volessero entrare di partecipare alla ripartizione dei beni del patrimonio dell’Unione. Il Sindaco avrebbe dovuto valutare attentamente le conseguenze nell’esprimere un voto contrario sotto il profilo del danno economico per il Comune, fortunatamente, unico voto contrario ma forse è legittimo chiedersi se non abbia prevalso una posizione politica, che apre a problematiche di diversa natura e a derive pericolose per l’unità dei Comuni della montagna.
Tale scellerato comportamente certifica l’isolamento in cui, in neppure due mesi, l’attuale maggioranza si è posta nei confronti del suo territorio. Estremamente preoccupante la proposta dell’amministrazione Sborgia, avanzata al punto 9, sulle perimetrazioni della città sia in ordine alla sicurezza che alla rinuncia di importanti investimenti sui territori. L’aver scelto di togliere la perimetrazione dalle frazioni di: Campolarzo, Costa San Severo, LeTegge, Sabbieta Alta, Sellano, Selvazzano, San Luca, Statte e Valle San Martino significa, da parte della maggioranza, aver deciso di abbandonare qualsiasi tipo di intervento di valorizzazionedi queste zone rinunciando anche a tutti i benefici economici e di investimento che la perimetrazione consente. Tale incomprensibile e inopportuna decisione va ad ipotecare per sempre il futuro di queste frazioni e di chi vi abita. Inoltre tale miope scelta politico-amministrativa, che l’attuale amministrazione cerca di far passare come una accelerazione per la ricostruzione, nella sostanza è un completo abbandono del nostro territorio.
Ma Il vero capolavoro, da parte della maggioranza, è stato raggiunto con la perimetrazione del Centro Storico presentando all’approvazione del Consiglio Comunale una proposta assolutamente contraria ai parei dell’USR fino ad oggi rilasciati e che sicuramente non potrà essere da quest’ultimo approvata. La nuova proposta di perimetrazione, che nella sostanza include esclusivamente l’area posta lungo viale Emilio Betti, Piazza Mazzini, via Sparapani e una ridotta area della zona di Santa Maria in Via non tiene assolutamente conto di possibili vie di fuga, visto che con questa nuova perimetrazione non sono tecnicamente realizzabili, ne inserisce in alcun modo nessun edificio pubblico per la sua valorizzazione. Tale scelte ci trovano assolutamente contrari e non si capisce neanche lo spirito e l’obiettivo politico-amministrativo di aver voluto modificare la perimetrazione già approvata dal Consiglio Comunale in data 4 aprile 2019 la quale inoltre era ritenuta ammissibile dall’USR e già in fase di decretazione. Tale assurdo comportamento ha come unico risultato quello di ricominciare da capo un lavoro giunto ormai al termine con conseguente perdita di tempo.
Di certo, infine, dobbiamo a malincuore prendere atto che l’attuale amministrazione non conosce ed è lontana dalle problematiche del territorio comunale oltre ad essere priva di una visione futura per la nostra Città nell’interesse delle generazioni che verranno.