Cade e rimane bloccata a terra, parenti chiamano i soccorsi ma non dicono che è positiva

Il commento del presidente della Croce Gialla di Ancona, Alberto Caporalini

Chiamano i soccorsi ma non dicono che la paziente è positiva al Covid.

L’episodio di per se sconcertante è accaduto in un appartamento nell’immediata periferia di Ancona dove una donna tornando a casa si è accorto che stesa sul pavimento c’era la suocera caduta da circa 3 ore. Vista la situazione, la donna ha chiamato il 112 che a sua volta l’ha messa in contatto con la centrale operativa del 118. Durante la breve intervista telefonica portata avanti dall’infermiere di centrale per valutare l’entità dell’intervento la donna ha omesso di riferire, nonostante le domande fatte, che la persona caduta in terra fosse positiva al Covid.

Una volta arrivati sul posto i volontari della Croce Gialla di Ancona prima di entrare all’interno dell’appartamento hanno rivolto una serie di domande alla donna con un ritmo piuttosto incalzante circa lo stato di salute dei presenti quanto è bastato per capire che c’era qualcosa di anomalo. E infatti dopo qualche istante la donna ha ammesso che la suocera stesa in terra era positiva al Covid e che comunque era quasi guarita. A questo punto il personale della Croce Gialla, che già indossava i dispositivi di protezione individuali, è dovuto tornare a bordo dell’ambulanza parcheggiata sotto casa della donna, indossare le speciali tute protettive con relativo caschetto proprio per consentire lo svolgimento del soccorso con l’anziana che è stata poi trasportata con un codice di media gravità al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette.

 

Sull’intera vicenda è intervenuto il presidente della Croce Gialla di Ancona, Alberto Caporalini: “Certi comportamenti sono da condannare. Essere positivi al Covid non deve essere motivo di vergogna ne tanto meno si deve mettere in pericolo la salute dei nostri volontari o dipendenti che siano. Forse qualcuno crede che in caso di paziente positivo al Covid il soccorso non venga effettuato. In questi due anni di pandemia abbiamo trasportato centinaia di pazienti positivi al Covid sia noi che le altre pubbliche assistenze ma non è concepibile mettere a repentaglio la salute del personale. Se una persona è positiva al Covid lo deve comunicare al personale impiegato alla centrale operativa del 118 al momento della chiamata che poi lo riferisce al nostro equipaggio in partenza. Noi seguiamo alla lettera i protocolli sanitari per il contrasto alla diffusione del Covid 19 ma siamo sempre attenti anche alla formazione del personale impiegato sui nostri mezzi come quello intervenuto l’altra sera in questo appartamento che ha subito compreso che c’era qualcosa che non andava prima ancora di varcare la porta di casa”.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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