La storia dell’estremo difensore, tra i migliori nelle Marche
di Aldo Nicolini
Tempi di Covid: Stagione 2020 / 2021, campionati sospesi dopo la 5° giornata. Lo sciogliete le righe è avvenuto in tutte le società Italiane, interrompendo di fatto qualsiasi attività. Sull’Allora Stadio delle Fornaci di Marina di Montemarciano, 4/6 giocatori ” folli”, Tute le mattine si presentano al campo; Borsa vestiario, Buste della spesa per le scarpe, Beauty x l’igiene intima. Poi 2 ore tirate allo spasimo con allenamenti sulla palla: Simone Cavaliere, Matteo Baldini, Alessandro Pesaresi, Andrea Medici ed un certo Federico Gagliardini, si sfidano su ogni tipo di gara inventata al momento. Vi assicuriamo che guardare Gagliardini da dietro la porta quando si allena, e per due ore, non è come vederlo dalla tribuna, dalla panchina, o dal campo. Pelle d’oca solo a ricordarlo. Nell’ultimo turno del campionato di Eccellenza, la corsa sulla parte sinistra dell’area per andare alla chiusura su Alessandroni, ha provocato al quadricipite della gamba destra una fitta. Stop, braccio alzato e chiesta la sostituzione. Forse non sarà niente, ma intanto si vivono ore d’ansia. La professionalità il pensiero al campionato in ballo, fa dire al Portierone che forse sarebbe meglio un dottore. “Sospetto stiramento al quadricipite” la prima diagnosi.
Se a Montecchio si ” gode” a Macerata si soffre, in silenzio, pensando al destino maledetto, che c’ha voluto mettere lo zampino. Federico non è un giocatore qualunque. Il miglior portiere nelle Marche, Serie D compresa: dopo due stagioni esaltanti arriva lo stop a tre giornate dalla fine. Non ci voleva! Ripercorriamo brevemente il suo cammino dai suoi inizi. A Marina di Montemarciano, dove risiede tutt’ora, con i genitori. Arriva al campo quando la borsa è ancora più alta di lui, arriva con i guanti da portiere e dice agli istruttori che lui è un portiere, qualche anno di apprendistato poi passaggio alla Jesina, nel mentre arriva alla società Leoncella, arriva la chiamata della Juventus. Quattro anni ad allenarsi settimanalmente con gente di nome Buffon, Manningher, Storari e Federico, appunto. Nelle partitelle di calcio tennis pre atletica, Buffon-Gagliardini contro Storari-Manningher, e scusate se è un dettaglio.
Da chi potrebbe aver preso certe caratteristiche? Il senso di appartenenza alla società, la professionalità, quel modo di stare concentrato sulla partita come nessuno, ne fanno un portiere di affidamento assoluto. Via dalla Juve per il Cuneo in Serie C, anche se è ancora giovane e deve farsi le ossa. Poi Siracusa, Messina, interruzione a gennaio con il Messina per finire al Melfi, 2 anni di serie D, poi ritorno a Messina in mezzo al travagliato campionato che porta Federico Gagliardini a scappare e fare ritorno a casa. Dall’anno successivo riprende la sua corsa dalla Biagio Nazzaro Chiaravalle, poi via via per le Marche fino alla scorsa stagione con l’approdo alla Maceratese. Ora c’è un campionato in ballo e a Macerata non si danno pace! Urge una corsa sfrenata a rimetterlo in piedi. A Montecchio ci sarà…
