Spaccatura in San Benedetto Viva: Pasquali resta in aula
“Chiedo ad Aurora Bottiglieri di ritirare la mozione sulla sanità perché il 12 maggio ci sarà il Consiglio comunale aperto. Ho chiesto ad Acquaroli di venire a parlarci degli interventi che saranno fatti all’ospedale. Penso che dopo il 12 si farà una mozione con le idee più chiare”, così il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo rivolgendosi alla capogruppo di Pd, Articolo Uno e Nos.
La risposta della Bottiglieri: “La mia mozione gira da diverso tempo ed è passata in due commissioni consiliari. Voglio andare avanti. La Provincia ha chiesto di indire la conferenza dei sindaci. Visto che il presidente della conferenza è decaduto, il presidente Loggi ritiene che i sindaci con maggiore rappresentanza possono convocarla. Noi vogliamo l’ospedale di primo livello a San Benedetto e l’ospedale di comunità da 40 posti, che non sia un nosocomio rimediato. La mozione la porto avanti anche per rispetto dei cittadini che l’hanno firmata”.
Giorgio De Vecchis di San Benedetto Viva: “Questa mattina Saltamartini mi ha confermato che la conferenza dei sindaci è inconvocabile. Poi se vogliamo organizzare una riunione tra sindaci poteva indirla Loggi. La conferenza delibera votando, ma in queste condizioni non si può votare. Noi abbiamo chiesto in tutti i modi il ritiro. A questo punto invito la maggioranza a lasciare l’emiciclo per evitare che ci siano posizioni discordanti”.
Tutti i consiglieri di maggioranza si sono alzati e hanno lascato l’emiciclo. Sono rimasti in aula il socialista Umberto Pasquali (in dissenso con il capogruppo di San Benedetto Viva De Vecchis), il presidente del Consiglio Eldo Fanini, quest’ultimo per garantire i lavori dell’assise, e il sindaco Spazzafumo. E’ quindi mancato il numero legale e la seduta è stata sciolta.
