Boom di truffe on line: rubati 250mila euro a una persona di Ancona

L’allarmante quadro presentato dalla dottoressa Cinzia Grucci, responsabile del Compartimento Regionale Polizia Postale

L’ultimo in ordine di tempo a subire una truffa on line è stato don Giancarlo Sbarbati a cui ignoti hanno violato l’account di posta elettronica chiedendo poi aiuti in denaro per l’associazione Piero Alfieri. Ma c’è a chi è andata decisamente peggio.

Un reato quello dei raggiri on line che nella provincia di Ancona è in calo come numero di denunce, ma in aumento per quello che riguarda le somme sottratte dai malfattori on line. A fare il punto della situazione è la dottoressa Cinzia Grucci, responsabile del Compartimento Regionale Polizia Postale: < Negli ultimi periodi nel territorio si sono registrati dei raggiri on line legati allo scambio di valute che promettono facili guadagni. Abbiamo a che fare con dei veri e propri professionisti che creano dei siti falsi a tutti gli effetti peraltro curati nei minimi particolari. Molte persone si lasciano convincere da questi facili guadagni al punto tale che autorizzano questi impostori a manovrare sul conto corrente personale per avere disponibilità immediata.

C’è stata gente che nella zona di Ancona ha perso anche 250.000 euro magari i sacrifici di una vita, una attività venduta ma anche somme provenienti da eredità. Questo genere di truffa è messa in piedi da specialisti del settore che si trovano all’estero. Stesso discorso per quello che riguarda le associazioni on line dove nel sito appaiono spezzoni di concerti o interviste a personaggi famosi magari per raccogliere fondi per la costruzione di una scuola o di un asilo in Africa. Negli ultimi periodi ne abbiamo individuato uno di questi siti che ha raccolto oltre 200.000 euro, il tutto ovviamente all’insaputa dell’artista o dello sportivo di turno >. Che consiglio si sente di dare a chi naviga in internet: < Non fare donazioni in denaro se non si è certi fisicamente che quella associazione sia presente nel territorio. Non aprire posta elettronica di dubbia provenienza, in modo particolare se ci sono degli allegati e soprattutto cambiare password senza attendere la periodica richiesta del sistema. Se qualche contatto di posta elettronica ci riferisce di aver ricevuto una nostra email senza che noi abbiamo fatto nulla, la prima cosa da fare è proprio il cambio immediato della password per bloccare il tentativo di furto dei nostri dati >. Cosa invece bisogna evitare sui social?: < Su Facebook ad esempio la raccomandazione è quella di dare amizia solo alle persone che si conoscono fisicamente e soprattutto non postare dati personali come foto di vacanze in tempo reale. Tanti furti in abitazione prendono spunto proprio dai social specialmente nel periodo delle feste>.

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