Aumentano le famiglie che chiedono aiuto
Boom di richieste agli empori della solidarietà della Caritas sia nel punto di distribuzione in via Veneto ad Ancona proprio di fronte all’entrata degli atleti all’ex palazzetto dello Sport che nel sede di Falconara che in quella di Osimo.
Attualmente i volontari della Caritas, che di fatto mandano avanti queste tre strutture, assistono oltre 300 famiglie. Simone Breccia, Direttore Caritas Diocesana Ancona e Osimo afferma: “Nel 2022 abbiamo distribuito oltre 6000 spese mensili nei 3 punti di raccolta per un valore di circa 280.000 euro. Attualmente è garantita l’assistenza ad oltre 300 famiglie, di queste 180 fanno capo al punto di distribuzione di Ancona. In linea di massima possiamo dire che il 45% delle famiglie assistite sono italiane le restanti stranieri ma residenti in zona. Con il Covid i numeri erano aumentati poi una volta usciti dalla fase acuta della pandemia abbiamo notato un calo delle richieste anche per il fatto che l’economia era ripartita e alcune persone erano riuscite a ricollocarsi nel mondo del lavoro. Questa è stata una fase di transizione: a partire dal marzo dello scorso anno complice la guerra in Ucraina i numeri sono risaliti, tante famiglie chiedono il nostro aiuto. Gli empori della solidarietà ad Ancona sono nati nel novembre del 2011 al centro Ferretti ma a partire dal 2015 ci siamo trasferiti in via Veneto anche per il fatto che le esigenze sono aumentate in modo esponenziale”.
Gli Empori solidali della Caritas sono gestiti e portati avanti e con tanta cura da un gruppo di volontari. Sono tanti i canali che garantiscono l’arrivo dei beni di prima necessità nei tre empori a gestione Caritas come latte, biscotti, pasta legumi, olio, prodotti in scatola ma anche quelli per l’igiene intima. La responsabile della sede di Ancona, Santina Biancacci ha spiegato: “Ad ogni famiglia viene rilasciata una tessera e con questa può fare la spesa partendo da un determinato numeri di punti che poi vengono scalati in base ai prodotti scelti. Per ottenere questa tessera c’è una commissione che tiene conto di diversi fattori, noi come Caritas facciamo parte di un sistema di rete dove vi è una stretta collaborazione con il comune di Ancona ma anche con le parrocchie. I prodotti ci arrivano da vari canali come il progetto degli indigenti portato avanti dall’Unione Europea, dalla grande distribuzione ma anche dai privati. Nei giorni scorsi ci sono stati donati dei bancali di passata di pomodoro che facevano parte di un carico che si era rovesciato durante il trasporto. I nostri volontari hanno pulito tutte le bottiglie cosa che ha permesso il recupero del prodotto. Il nostro è un progetto che va avanti grazie alle donazioni ma anche all’opera portata avanti dai volontari“.
