Si tratta di una tendenza in aumento, destinata a coinvolgere sempre più ampie fasce di acquirenti
A Pesaro c’è un negozio vasto, dove trovare davvero di tutto. E’ boom dell’usato, una modain continua ascesa. Ci sono App per acquistare e vendere e mercatini che non tramontano mai. No al consumismo, gli armadi non contengono più i nostri vestiti e così l’aggiornamento continuo diventa uno scambio irrinunciabile, anche per la classe media. Il mercato della seconda mano rappresenta percentuali in crescita dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori ed è in fase di decollo.
Questo grazie ai consumatori della Generazione Z, che sono i più propensi ad acquistare e vendere articoli di seconda mano, seguiti dai millennial. Si tratta di una tendenza in aumento, destinata a coinvolgere sempre più ampie fasce di acquirenti. E mentre un acquirente ricerca modellini antichi proprio al mercatino di Via degli Abeti, il signor Renato Vitali, negoziante da 28 anni, racconta il fenomeno. “Vengono a trovarci persone di tutte le età e le estrazioni sociali, anche se il povero è prevalente. L’usato costa molto meno del nuovo e offre prodotti introvabili. Alcuni sono anche restaurati. Ogni prodotto ha una sua grande storia, sono cose che non rifarà più nessuno a meno che non si torni all’artigianato di una volta. Anche la qualità del vintage è decisamente buona, non ci sono più cose che durano 30-40 anni”.
La sostenibilità è una forza trainante sempre più importante e il mercato dell’usato spopola fra guadagni e riciclo, convenienza e voglia di concedere una seconda vita ai prodotti. “E’ un recupero bellissimo, di oggetti che sarebbero altrimenti destinati al macero o sarebbero scartati”, termina Renato Vitali.