PAURA – Ritrovato un ordigno bellico che rischiava di esplodere. Sono state evacuate 23mila persone. Fermati i treni e chiuse le scuole. L’esercito ha affondato l’ordigno in mare
Rimosso un ordigno che ha causato ore di tensione a Fano, ieri sera, quando con una massiccia operazione sono state evacuate circa 23 mila persone. La bomba è stata consegnata e messa in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito e della Marina Militare e resterà in mare almeno 144 ore (il tempo massimo per l’eventuale esplosione) prima della distruzione.
Il ritrovamento dell’ordigno da 225 chili, (1,10 metri di lunghezza, carico di oltre 225 kg di tritolo residuato bellico), è avvenuto ieri mattina in un cantiere sul lungomare Sassonia. La bomba è stato innescata accidentalmente, forse durante le stesse operazioni che l’hanno portato alla luce. Quindi, per motivi precauzionali, è stato deciso l’immediato allontanamento delle persone da case, strutture ed edifici pubblici nel raggio di circa 1.800 metri dal punto di ritrovamento della bomba. Una lunga notte in cui sono stati evacuati anche l’ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. Bloccati i treni e chiuse anche le scuole. L’ordigno è stato messo in sicurezza e depositato in mare.
