ECCELLENZA – Il tecnico del Valdichienti e il bilancio stagionale: “41 gare, 9 infrasettimanali, 29 reti su corner e punizioni. Peccato gli infortuni e l’addio di Minella”
Oggi, 3 maggio, Ruben Dario Bolzan compie 48 anni. Ma non c’è tempo di festeggiare per il guerriero argentino, ex difensore roccioso e soprattutto mister del Valdichienti. Bolzan sempre sul pezzo, ad aggredire l’avversario, a valutare numeri.
La stagione si è chiusa qualche giorno fa e qualche rimpianto lo ha inevitabilmente lasciato, visto che la Serie D è stata solo sfiorata con l’entusiasmante percorso in Coppa, ma a mente lucida Bolzan fa una valutazione obiettiva di ciò che è stato.
“E’ stato un anno importante, molto stancante, abbiamo lavorato tanto e in modo serio con un gruppo tutto nuovo che è cresciuto molto – ha detto il classe ’75 -. Abbiamo fatto un girone d’andata a dir poco pazzesco (in ferie a -2 dalla vetta, ndr), con la vittoria della Coppa Marche, il miglior attacco, la terza miglior difesa. Gli infortuni ci hanno penalizzato ed hanno condizionato il resto del percorso fatto di 41 partite di cui 9 giocate in infrasettimanale. Nonostante tutto siamo arrivati ai quarti della Coppa Italia nazionale dove siamo usciti in modo ingiusto sfiorando la Serie D. Abbiamo commesso degli errori dal dischetto che hanno pesato, a volte il calcio è particolare non sempre vince chi è più forte o chi gioca meglio. Per questo è così tanto seguito”.
Il mister continua nel suo bilancio. “Aver perso Minella a metà gennaio è stato un problema grosso, non siamo riusciti a colmare l’assenza di un attaccante importante e di un leader nello spogliatoio. Quello che non accetto, però, è aver subito troppi gol, non mi è stato assolutamente bene, soprattutto perchè so quello che chiedo. Rimane comunque un gruppo serio che ha sbagliato solo due partite durante l’anno, le prime due di gennaio. L’1-0 in casa con l’Urbino e il 5-0 di Macerata. Le altre due sconfitte furono immeritate. Nonostante tutto so che abbiamo comunque lavorato in modo applicato, direi in modo professionistico. Lo dimostra un dato, la quantità di gol realizzati su palla inattiva: se non ti applichi e non ci credi non raggiungi certi numeri”.
Gli appunti di Bolzan sono indicativi. “In tutte e due le competizioni abbiamo fatto 52 gol totali – 36 in campionato e 16 in Coppa – , di cui 29 arrivati da palle inattive. Non penso che in Italia ci siano altre squadre che abbiano toccato vette del genere. Di questi 29, conto pochi rigori e una punizione diretta, quella di Omiccioli domenica scorsa a Porto Sant’Elpidio”. Significa che gli schemi da corner e punizioni hanno pagato tanto. “E’ una grande soddisfazione anche per me. Come pure i giovani che hanno reso orgogliosi società, staff. Abbiamo fatto giocare tanti ragazzi del settore giovanile che sono cresciuti notevolmente. Era un obiettivo dichiarato della società”.