L’analisi del Castelfidardo che avanza in Coppa battendo ai rigori il Riccione: c’è il San Marino prima del campionato
Nell’entusiasmo del Mancini, davanti a una buona cornice di pubblico, il battesimo nel primo impegno ufficiale in Serie D dopo due anni di attesa, è buono per il Castelfidardo che ha superato ai calci di rigore un mai domo United Riccione, proseguendo il suo percorso in Coppa in attesa dell’esordio in campionato, fissato l’8 Settembre tra le mura amiche contro la Vigor Senigallia. I fisarmonicisti sono ripartiti da dove avevano lasciato, sulla scia del grande entusiasmo e la voglia di fare bene supportati dal loro numeroso e caloroso pubblico. Un ottimo Castelfidardo che nel primo tempo ha disputato quaranta minuti impeccabili a grande intensità e con grande qualità, costruendo ottime trame di gioco palla a terra sfruttando molto le corsie esterne. Poi, sul finale di tempo, in una situazione di pieno controllo, un blackout totale e inspiegabile dei biancoverdi che hanno incassato due goal nell’arco di tre minuti su due leggerezze difensive evitabilissime che hanno permesso ai romagnoli di rientrare in gara.
Situazioni su cui lavorare e da evitate, perché in un campionato così difficile ed equilibrato come quello di Serie D bisogna mantenere sempre alta la concentrazione. Passando al campo, Giuliodori, privo di pedine importanti come Pierantozzi, Fossi (problema all’adduttore) e Baldini, fermato da un attacco febbrile, ha messo in campo i suoi con un 4-3-1-2 che in alcuni frangenti del match, soprattutto in fase di non possesso, diventava un 3-5-2 modulo prediletto dal tecnico di Filottrano soprattutto nella scorsa stagione in Eccellenza. Davanti al portiere Elezaj, che ha dato il suo contributo al passaggio del turno ipnotizzando D’Angelo nella lotteria dei rigori, la difesa ha visto l’impiego di Morganti a destra e capitan Fabbri a sinistra, con la coppia centrale composta da Imbriola e Boccaccini che hanno dimostrato un’ottima intesa e grande affidabilità. Qui menzione particolare per Fabbri, come al solito vera e proprio spina nel fianco in fase offensiva, con la sua prova impreziosita dall’ assist calamitato per la testa di Boccaccini e poi freddo e lucido nel prendersi la responsabilità di aprire la lotteria dei rigori. Bene anche Boccaccini che ha dimostrato grande senso della posizione e leadership, dimostrando di essere giocatore esperto e di caratura superiore.
A centrocampo il croato Trebotic a fungere da diga davanti alla difesa, supportato dall’under Costanzi e da Miotto. Tra le linee ottimo il lavoro del classe 2005 Cotugno, molto bravo nello smarcarsi e caparbio poi anche nell’occasione del goal del raddoppio dove ha avuto il merito di andare ad aggredire il portiere avversario. Ragazzo davvero interessante e da tenere d’occhio. Infine in avanti il tandem offensivo formato da Braconi e Nanapere, autore di una buonissima prova e pericoloso in più di un occasione, che con il loro continuo interscambiarsi di posizione, defilandosi spesso sull’esterno, con la loro velocità e qualità nell’uno contro uno hanno fatto impazzire la difesa romagnola. Il match però ha evidenziato la necessità del Castelfidardo di prendere un attaccante di peso e di categoria che in questo momento per caratteristiche manca nella rosa fidardense. E in tal senso la società biancoverde è proprio a lavoro sul mercato per regalare un’ulteriore rinforzo a mister Giuliodori. Ora testa al secondo turno con il Castelfidardo che sarà di scena sabato sera al dì fuori dei confini nazionali contro il San Marino, che in rosa annovera alcune vecchie conoscenze transitate nella nostra regione come l’ex Fano e Montegiorgio Joshua Tenkorang e l’ex Tolentino Andrea Zammarchi.