SERIE D – Al Tubaldi i leopardiani passano in vantaggio, poi crollano nella ripresa. Salvezza tutta da conquistare
di Andrea Verdolini
La grande rincorsa della Recanatese subisce un brusco stop ed a provocarlo non poteva che essere la bestia nera per antonomasia, ossia il San Marino da sempre avversario decisamente indigesto. E’ mancata stavolta la “fame” di chi si deve salvare, la sana cattiveria agonistica: un’ora di superiorità numerica ed a tratti di dominio ha prodotto soltanto un gol mentre i “titani” sono stati encomiabili nel tener botta nei momenti difficili e svoltare il match con prodezze personali e gioco di squadra. D’altronde non è un caso che sono alla loro decima vittoria esterna. Necessario tra i leopardiani un sereno esame di coscienza perchè se questa “leggerezza” dovesse proseguire allora di andrà ancora incontro ad altri bocconi amari e sarebbe un epilogo che nessuno vorrebbe. Eppure, all’inizio, le cose si stavano mettendo decisamente bene: Sull’asse Olivieri-Pera la prima occasione: l’assist del trequartista libera la punta che subisce anche fallo ma tenta ugualmente il tiro rocambolescamente deviato in corner. Per il vantaggio occorre aspettare solo 2 minuti: Pera smarca Marchetti che effettua un traversone lungo, Giaccaglia opportunamente appoggia a Lunardini che rimette al centro, la deviazione vincente è di Pera. L’arbitro prima non convalida per un fuorigioco ma dopo aver parlottato con il giudice di linea concede la rete tra le ovvie proteste ospiti. La Recanatese insiste: 9′ Olivieri libera Pera che ha una prateria, uscita di Fall con le mani, inevitabile espulsione diretta e punizione che Olivieri non trasforma per questione di centimetri spedendo all’incrocio dei pali. I giallorossi divertono e si divertono con qualche concessione allo spettacolo: al 20′ ripartenza con cross di Marchetti per Giaccaglia che rimette in area dove Pera si coordina ma la mira è ancora di un soffio imprecisa. Lunardini sciupa una bella chance su un pallone vagante al limite ma sparacchia alle stelle. Il canovaccio è sempre lo stesso anche se i “titani” provano a punzecchiare ma senza costruire occasioni degne di nota. Inizio ripresa e dopo una doppia sostituzione il San Marino pareggia con Nappello che sfodera dal suo repertorio un tiro a giro da 25 metri che si insacca nel sette. Applausi convinti e match in equilibrio anche numericamente: Lunardini infatti in due minuti rimedia due ammonizioni, tra l’altro sacrosante ed allora ci riprova Nappello ma Piangerelli stavolta si allunga e rimedia in angolo. E’ un momentaccio per i padroni di casa: fallo di mano di Olivieri, punizione calibratissima di sinistro di Bugaro e risultato incredibilmente ribaltato. Recanatese sterile, manovre che si infrangono sulla trequarti e nel frattempo Ceccarelli sfiora il tris d’esterno. Qualche cambio non muta la sostanza ed allora i titoli di coda arrivano con la rete, facile facile, di Bardeggia. C’è anche il tempo per arrotondare ulteriormente il risultato: disimpegno scellerato di Falco ed a Bardeggia non par vero di siglare la sua personale doppietta. La differenza tra le due squadre? La concretizzazione sotto-porta e l’atteggiamento, molle da un lato, deciso dall’altro: aspetti che poi nel calcio sono tutto.
il tabellino:
RECANATESE (4-3-1-2): Piangerelli; Candolfi (35’st Gambacorta), Nodari, Falco, Colonna; Marchetti (29’st Guida), Lunardini, Giaccaglia (17’st Senigagliesi); Olivieri (37’st Capezzani); Falomi, Pera All.Alessandrini.
SAN MARINO (4-3-3): Fall; Conti (1’st Bardeggia), Mingucci, Di Maio, Tamagnini (41’st Evaristi); Miglietta, Pestrin, Gadda (1’st Ceccarelli); Guidi (10’pt Donini), Bugaro (29’st Ciurlanti), Nappello All.Medri.
Arbitro : Catallo di Frosinone.
Reti : 5’p.t.Pera, 1’s.t.Nappello, 22’Bugaro, 40′ e 42’Bardeggia.
Note : Spettatori circa 300, espulsi Fall al 10′ p.t e Lunardini al 12′ s.t. Ammoniti Olivieri, Conti, Gadda. Angoli 6-8.