È fatta. Derby sarà. Il pareggio a Sestri Levante sancisce la matematica salvezza dell’Ascoli Calcio e l’ufficialità del fatto che dopo 40 anni esatti tornerà il derby più sentito delle Marche e non solo Ascoli-Samb. Gli ultimi precedenti risalgono alla stagione 1985-86 che segnarono perfetta parità: 1-1 all’andata al Riviera delle Palme con vantaggio ospite siglato da Barbuti e pareggio su punizione (doveva tirare Manfrin) battuta rapidamente da Fattori. Al ritorno, verso il finale di campionato, uno scialbo 0-0 che avvicino’ l’Ascoli di Boskov alla serie A e la Samb di Giampiero Vitali alla salvezza, lasciando insoddisfatte le due tifoserie che si aspettavano più animosità e voglia di vincere.

Le due squadre raggiunsero i loro obiettivi e da quel giorno non si incontrarono più. Ì presidenti erano i compianti e amatissimi Ferruccio Zoboletti e Costantino Rozzi che assistettero alla gara di ritorno seduti di fianco sul parterre sotto la curva nord…altri tempi. La storia dei derby è lunga decenni tra sfottò, rivalità accanita, una partita giocata sotto la neve e tanti protagonisti, alcuni che hanno vestito entrambe le casacche e i capitani storici Carletto Mazzone e Paolo Beni. Per far capire a chi non l’ha vissuto citiamo una frase proprio di Mazzone che, alla vigilia del suo primo Roma-Lazio da allenatore giallorosso, alla domanda di un giornalista sul fatto se temesse quella gara disse “chi ha giocato Ascoli-Samb non ha paura di niente”, bentornato derby

