Beni culturali rubati nelle chiese: ritrovamenti per un milione di euro – FOTO

Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio di Ancona sugli scudi in tutte le Marche. Nell’anno 2023, ben 81 denunce. I casi più grossi a Corridonia e San Severino. Oggetti trafugati e rivenduti

Nell’anno 2023, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona (TPC) hanno proseguito nelle attività tese al recupero dei Beni Culturali illecitamente sottratti che hanno consentito il ritrovamento di 1.055 beni antiquariali, archivistici, librari, paleontologici e archeologici, per un valore stimato vicino al milione di euro. Le persone denunciate sono state 81 (di cui 15 per reati in danno del paesaggio). I beni recuperati: 253 beni antiquariali, archivistici e librari. 802 reperti archeologici e reperti paleontologici. Tra le attività repressive condotte si ricordano le seguenti.

A Corridonia l’operazione che ha permesso di arrestare una persona in applicazione di una misura cautelare degli Arresti domiciliari per furto di beni culturali e autoriciclaggio. L’attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e condotta dai Carabinieri del TPC di Ancona, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Corridonia (MC), ha permesso di trarre in arresto, in applicazione di una misura cautelare degli Arresti Domiciliari, disposta dal G.I.P. di Macerata, un 73enne di Ancona, per Furto di beni culturali e Autoriciclaggio.

L’uomo, con precedenti specifici e già noto alle Forze dell’Ordine, nell’ambito dello specifico procedimento è stato ritenuto responsabile, nello specifico, di un furto commesso, all’interno della Chiesa di San Pietro Paolo e Donato di Corridonia, da cui avrebbe illecitamente asportato 3 calici in argento (di età compresa tra il XVIII e XX sec.). Secondo la ricostruzione dei fatti, l’indagato avrebbe (poco dopo il furto) venduto quegli stessi beni ad un esercente di materiali preziosi di Ancona, dichiarando ingannevolmente la lecita provenienza mediante false attestazioni. Gli oggetti sacri trafugati, che sono stati restituiti al parroco della Chiesa di San Pietro Paolo e Donato di Corridonia.

A San Severino Marche un’attività di indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e condotta dai Carabinieri del TPC di Ancona, che ha permesso di individuare e sequestrare, all’interno di una abitazione privata di San Severino Marche (MC), un dipinto, olio su tela, raffigurante “Ecce Homo”, delle dimensioni di cm 62 x 49 e un dipinto olio su tela, raffigurante “Madonna con bambino e Santi”, delle dimensioni di cm 150 x 110, entrambi databile agli inizi del XVIII. Gli accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che i predetti dipinti risultavano oggetto di furti consumati rispettivamente dall’interno della Chiesa di “San Serafino” di Montegranaro (FM), in data 07.01.2023 e dall’interno della Chiesa “Santissima Annunziata” di Apiro, in data 11.01.2001.

Al termine dell’indagine, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la restituzione dei dipinti al Comune di Montegranaro (FM), quale proprietario della Chiesa di “San Serafino” e al parroco della parrocchia di “Sant’Urbano e San Michele Arcangelo” di Apiro (MC), competente per la “Chiesa Santissima Annunziata”.

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