Dubbi sul ruolo dei Comitati di lotta per l’ospedale
“La visita del sottosegretario alla Sanità Pierpaolo Sileri all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto testimonia l’attenzione del governo ai problemi della sanità del nostro territorio”, esordisce Elio Costantini, commissario del circolo del Pd San Benedetto Nord.
Le dolenti note. “Debbo però chiedermi – continua – se la Regione Marche fa altrettanto. Ad accogliere il sottosegretario Sileri c’erano solo i consiglieri: il governatore Acquaroli dove stava? I comitati che fino a due anni e mezzo fa urlavano contro la Regione e chiedevano l’intervento del Presidente Ceriscioli, che non è mai mancato, in due anni e mezzo non hanno e non abbiamo avuto l’onore di interloquire sul tema della sanità come su molti altri problemi. La stessa sorte c’è toccata con gli assessori della nostra Provincia Castelli e Latini”.
Ancora Costantini: “Sono sicuro però che le reiterate assenze ed in particolare questa con il sottosegretario Sileri sono dovute alle difficoltà e all’imbarazzo che avrebbero avuto nello spiegare come nel nostro territorio l’ospedale di primo livello previsto dalla legge si dovrebbe sviluppare su due plessi.
Il sottosegretario Sileri che fa della competenza il proprio modo di agire in politica avrebbe risposto nella migliore delle ipotesi con una fragorosa risata. La giunta Acquaroli da due anni fa melina sul tema e non assume mai una posizione chiara, preferendo alimentare campanilismi e cambiando posizione a seconda di chi ha davanti: ad Ascoli dicono che va potenziato il Mazzoni a scapito del Madonna del Soccorso, a San Benedetto dicono il contrario.
Fanno così da anni e purtroppo questo atteggiamento non si è concluso con la campagna elettorale ma la destra continua a tenerlo anche ora che è al governo della Regione”.
Insiste Costantini: “La nostra posizione è molto chiara: in attesa di una riforma strutturale della sanità picena, il Madonna del Soccorso va sostenuto con investimenti, a partire dalla piena realizzazione di quelli già messi sul piatto dall’amministrazione di Luca Ceriscioli, cosa che la destra continua a non fare forse per ripicca o forse per poter continuare a dire che tutte le criticità sono responsabilità di chi c’era prima. Cosa comica dal momento che siamo a due anni e mezzo di amministrazione regionale di destra”.
Conclude il segretario del circolo Nord del Pd: “L’ospedale di San Benedetto ha la vocazione e la possibilità per diventare un polo importante per la medicina d’urgenza e di un centro traumatologico, a tal fine nel recente passato si era investito su validissimi professionisti: il dottor Di Matteo, il dottor Di Saverio e la dottoressa Petrelli. Questo crediamo e questa pensiamo debba essere la posizione migliore, insieme ad una riorganizzazione della politica sanitaria territoriale per cui sono stati stanziati dal governo molte risorse dal piano finanziario PNRR”.
