Giovani a tinte giallorosse e un lavoro “da padre”
di Tommaso Bocci
Progettazione, cambiamenti ed obiettivi sono termini spesso legati ad una fase di vita adulta, nel segno di una solitaria autorealizzazione ma stavolta il discorso è diverso. Tutte queste parole sono infatti riferite a dei ragazzi ed in questo caso prendono un significato ancor più positivo perché pronunciate con un sentimento “paterno” da Francesco Bellucci, responsabile del settore giovanile dell’Osimana, desideroso di accompagnare mano nella mano tutti i suoi “figli calcistici” attraverso un solido percorso di crescita.
Bellucci, cresciuto nelle giovanili dell’Osimana, è un ex giocatore di Serie A nella quale ha vestito le maglie di Bari, Cagliari e Lecce ma dalla chiacchierata fatta con lui sembra una persona tutt’altro che rimasta ancorata nei ricordi, si nota bene invece tutta l’importanza e la speranza presente e futura che egli ripone nei suoi giovani “senza testa”. “Il nostro compito è portare i ragazzi in prima squadra, senza di questa un settore giovanile non può funzionare, i giovani devono poter sognare ed ambire a qualcosa che col percorso è reso realizzabile”. Così ha esordito Bellucci nell’intervista condottagli al campo Santilli di Osimo, proprio mentre i ragazzi si allenavano, guardandoli soddisfatto ci ha presentato l’intero progetto: “Da quando sono arrivato, quasi 6 anni fa, ci sono stati cambiamenti importanti, entrando in punta di piedi ho capito che c’era una buona base di partenza con tanti ragazzi forti ma gli obiettivi non erano chiari, così ho fissato il mio, portarli in prima squadra. Non è stato facile far cambiare la mentalità ma i frutti quest’anno già ci sono con i tanti esordi in Eccellenza ed ancor di più alla lunga ne vedremo altri perché abbiamo lavorato benissimo”.
E ci tiene a sottolineare la condivisione di idee all’interno del gruppo Osimana: “La società nella sua interezza sposa questo progetto, è importante che la dirigenza e lo staff lo condividano perché è l’unico modo per renderlo possibile”.
Ha poi fatto una panoramica degli oltre 400 tesserati: “Dalla Juniores ai piccoli amici abbiamo un ottimo bagaglio, sta a noi lavorare per portarli su. La juniores è da anni tra le top in classifica, non è un torneo facile anche considerando che molti giocatori salgono e scendono dalla prima squadra ma ad avercene di questi problemi, significa che i ragazzi forti ci sono e meritano. Per quanto riguarda gli allievi il discorso è diverso, giochiamo i provinciali con no calanche ed è un anno di transizione perché vinciamo le partite 12 a 0. Purtroppo, ad inizio anno non siamo riusciti ad andare ai regionali soltanto per un fattore di differenza reti ma ci rifaremo l’anno prossimo perché il gruppo è davvero importante e un livello più competitivo servirà di più ai ragazzi. Questo lo notiamo con i Giovanissimi che appunto sono ai regionali e ripeto preferisco prendere “scoppole” che vincere 12-0, perché sono insegnamenti forti. Abbiamo poi gli Esordienti ed i Pulcini, sono due bei gruppi che stanno facendo benissimo perché lo staff cerca di dare a tutti minutaggio, creando squadre equilibrate che coinvolgono tutti senza esclusioni di alcun tipo, soltanto ai livelli più alti vi è una selezione che viene da per sé, anche perché non tutti i ragazzi vogliono poi continuare”.
Critica poi un lato brutto dei settori giovanili che va ad intaccare come un virus tutto il sistema calcistico italiano:” Purtroppo alcune società non rispettano le regole, c’è chi porta con sé undici ragazzi, facendo giocare sempre gli stesso non porta a nulla sul lungo e anzi, si fa solo del male ai ragazzi. Noi andiamo per la nostra strada, sappiamo che questi giovani sono facilmente malleabili in senso positivo, chi è indietro oggi già da domani con l’aiuto può essere migliore di quello che dribbla tutti e segna”.
Infine, conclude parlando delle intenzioni riguardanti la prossima stagione: “Per il futuro aspettiamo di capire il posizionamento in campionato dell’Osimana, noi abbiamo già programmato abbiamo le idee chiare per quanto riguarda allenatore e staff che rimarranno gli stessi. Loro hanno incominciato da tempo a lavorare con i nostri talenti, vedasi quelli convocati addirittura dalle rappresentative nazionali a cui faccio un grande in bocca al lupo, Falcioni e Straccio (under 19), Sasso e Marchesini (under 17) ma anche per tutti gli altri vale lo stesso discorso perché di meritevoli ce ne sarebbero molti. Quanti più possibili di loro daranno prova di sé in una sfida molto competitiva nell’amichevole contro Portuali Dorica, secondo in classifica nel girone A di Promozione. Ripartiremo forti e a breve ci saranno novità ed arrivi importanti che andranno ad implementare il settore giovanile”.
