POST GARA – Gli schemi di De Filippis sono entrati nella testa dei calciatori in poco tempo, l’ottima prova contro la Sangiustese ne è testimonianza
di Enrico Costantini
Ancora convincente la prestazione della Civitanovese che ieri sera ha affrontato al Polisportivo in amichevole la Sangiustese. Anche se i rivieraschi si allenano da poche settimane, non hanno certamente sfigurato al cospetto di una squadra che milita ben due categorie sopra. Sopratutto nel primo tempo, hanno dominato per tutti i 45′ minuti. È vero che i calzaturieri hanno schierato quasi totalmente le seconde linee, restano pur sempre giocatori che dovranno affrontare un campionato di serie D, al contrario della Civitanovese, e che all’occorrenza saranno chiamati a sostituire i titolari. Sicuramente Senigagliesi avrà voluto vedere all’opera proprio le seconde linee per verificarne la bontà e allo stesso tempo preservare i big in vista del primo impegno ufficiale di domenica contro la Jesina, valido per il Primo Turno di Coppa Italia.
Sta di fatto che la Civitanovese è sembrata già a buon punto sia sotto il profilo fisico che tattico. È una squadra votata al gioco come vuole il suo allenatore De Filippis e ha dimostrato in campo di avere assimilato le idee del proprio tecnico. Non c’è improvvisazione, ma tutti sia in fase di possesso palla che passiva, sanno i movimenti e come debbono gestire la “pelota”. Quando è il momento di attaccare la Civitanovese muta in un 4-2-4 con due ali molto larghe che si propongono e attaccano gli spazi; stessi movimenti ad attaccare gli spazi da parte delle due punte che si interscambiano nel fazzoletto centrale del campo. Nella fase difensiva diventa un 4-4-2 con i due attaccanti che sono i primi difensori che vanno a ringhiare sui portatori di palla avversari, mentre i due esterni offensivi rientrano precipitosamente per dare manforte ai due centrocampisti centrali che nel frattempo agiscono molto alti per occupare il campo, in modo tale da cercare di recuperare palla per ribaltare più velocemente l’azione.
Il gol del vantaggio è un assoluto schema da manuale del calcio: palla rubata e con tre passaggi andare in porta è stato un gioco da ragazzi. Ovviamente in questo si vede la mano dell’allenatore che è riuscito a lavorare bene nella testa dei suoi giocatori. Andare alla ricerca del migliore in campo è impresa assai ardua per il cronista, perché più che i solisti (nonostante ce ne siano parecchi), è il collettivo che in campo si muove all’unisono. Anche nella seconda parte della gara anche i ragazzi impiegati non hanno steccato anzi, si sono uniti al gruppo suonando la stessa sinfonia. Non è bello fare nomi, però non si può non elogiare Luca Catinari che ha avuto una crescita straordinaria e sicuramente, se avrà pazienza, diventerà un ottimo giocatore e crediamo che in seria D non sfigurerebbe essendo ancora un under.
Ora però tutto l’ambiente rossoblu è bene che rimanga con i piedi per terra, senza fare voli pindarici, ricordando l’ottimo precampionato della scorsa stagione. Quando successivamente sono iniziati i giochi, quelli veri con le gare che iniziavano a contare qualcosa, la realtà è stata diversa e amara. Quest’anno invece, se non ci saranno elementi di disturbo che possano minare la tranquillità dello spogliatoio e tutti svolgano al meglio i loro compiti, crediamo che la Civitanovese sarà un protagonista del torneo di Promozione, a patto però, ripetiamo, che ognuno faccia al meglio la propria parte.
