‘Maceratagranne/Penzieri, rimette e addre cose …’. La cultura popolare e la ‘lungua madre’ sbarca sui social. L’imprimatur da parte di due importanti scrittori e poeti marchigiani: Guido Garufi e Filippo Davoli
Macerata, anzi ‘Macerata granne’ ha scoperto un altro importante autore in dialetto. L’ultimo di una dinastia illustre e foltissima nel nome di Mario Affede, della ‘Grande Prugna’ e di una lingua/cultura fertilissima e ‘tanto cocca’, cioe’ cara per usare una terminologia amata dal mitico direttore del giornale satirico ‘Tric e trac’: lo stesso Affede.
Timidissimo, bravissimo. E’ Gianluca Longhi, l’ultimo nato da questa tradizione non schiacciata ancora dall’inesorabile progressivo scollamento identitario delle citta’: il capoluogo di provincia marchigiano non fa naturalmente eccezione.
Il ‘battesimo’ editoriale, ieri, alla Bdl -Bottega del Libro- in corso della Repubblica al centro dell’evento oggi nel 90. anniversario del leggendario personaggio ‘Pippi Calzelunghe’ l’amatissima ragazzina dai capelli rossi, piena di efelidi, eroina di carta, tuttora, di generazioni di adolescenti tenere e scatenate.
Longhi ha presentato, dialogando con chi scrive, la sua opera prima ‘Maceratagranne/Penzieri, rimette e addre cose che mi passa pe la testa…‘. Che ha avuto gia’ un incoraggiante riscontro in libreria. In onore ai tempi nuovi, Gianluca si e’ esercitato molto egregiamente con la ‘lingua madre’ in questi due ultimi anni con i ‘post’, i suoi commenti su FB et cetera a margine dell’accaduto, piccolo e grande, intorno a se’.
All’incontro presenti i due ‘patres’ della cultura maceratese e marchigiana: il massimo poeta di questa ‘regione al plurale’ Guido Garufi e Filippo Davoli che come presidente dei Curatori della Biblioteca Mozzi Borgetti lancio’ con successo un corso di lingua e cultura macerarete (in dialetto). Entrambi hanno avuto parole di elogio verso il nuovo autore che rifacendosi al grande Affede ha dedicato al ‘Paese delle grandi prugne’ (cfr Macerata) un suo componimento e lo stesso titolo della pubblicazione. Con una modifica, necessaria e segnaletica, dice Gianluca timidamente: ‘La mia Maceratagranne risulta tipograficamente un’unica parola: sono chiaramente rispettoso dell’inarrivabile suggestivo copywright di Affede!”.
‘Maceraragranne’ ha chiuso intanto a BDL la prima parte del cartellone 2025 dedicato agli autori maceratesi e non. “Riprenderemo questa iniziativa che ha lusinghiero riscontro subito dopo i mesi estivi con nuovi titoli e sicuramente interessanti scoperte” dice Chiara Tomassini.





