Batman Liuti lascia il calcio giocato, un amore infinito

“Oggi inizio una nuova veste che è quella dell’allenatore dei portieri”

Ora è ufficiale, Batman Liuti toglie guanti, maschera e mantello e dice addio al calcio giocato. Dopo 31 anni a calpestare campi, 31 campionati girovagando tra serie C, serie D, eccellenza, promozione, Prima categoria, Seconda categoria è giunto il momento di scendere, arrivati al capolinea.
“Se mi guardo indietro e riavvolgo il nastro sono tantissime le emozioni: – afferma Liuti – Oltre 800 presenze, ben 7 promozioni di cui 4 Campionati vinti, uno di serie D, uno di eccellenza, uno di prima categoria e uno di Seconda categoria. Tre playoff vinti, uno di Prima categoria e due di Seconda categoria. L’aver giocato su stadi storici come Ancona, Campobasso, Rimini, Pesaro, Fermo, Viterbo, Chieti, Taranto, Avezzano, L’Aquila, Teramo, Terni, l’aver segnato nonostante il mio ruolo fosse altro, il record di rigori parati in una stagione 7 su 11 calciati contro, il record regionale di gol subiti al temine di un campionato, l’unica squadra in tutte le Marche ad aver subito meno gol dalla serie A nella Terza categoria solo 14, i tanti spogliatoi condivisi, i tantissimi amici/compagni conosciuti e tantissime altre emozioni”.

“Non sono mancati anche i momenti brutti come le due retrocessioni entrambe ai playout, – continua Liuti – gli infortuni con l’ematoma polmonare a Castelfidardo dopo uno scontro, la rottura dei tendini della caviglia a Chiaravalle, le incomprensioni con alcuni allenatori.
Diciamo che non mi sono fatto mancare nulla, ho vinto, ho gioito, ho parato, ho segnato (cosa rara per un portiere), ma ho anche perso, ho pianto, ho deluso, ho riempito la mia valigia di viaggio fino all ultimo spazio libero.
Mi sono goduto il viaggio, l’ho vissuto con tutto me stesso dando sempre il 100% per ogni maglia che ho indossato senza mai risparmiami su nulla, sudando, lottando e mettendo le mani e la faccia dove solo i portieri hanno il coraggio di mettere.
Ma ora siamo arrivati al capolinea, l’ultima stazione, ed è giusto scendere perché ogni viaggio ha un inizio ed una fine”.

“Oggi con un pizzico di malinconia, due lacrime agli occhi ed il sorriso stampato in viso lascio questo meraviglioso viaggio che mi ha insegnato molto, fatto crescere anche come uomo e potrò solo che dire ‘Grazie’ al mondo del calcio ringraziando in primis tutti quelli che hanno creduto in me, quelli che mi hanno aiutato nei momenti difficili, ma anche quelli che hanno provato a buttarmi giù perché senza loro non avrei raggiunto quello che ho fatto lottando per dimostrare a tutti chi ero davvero”.
“Oggi inizio una nuova veste – conclude – che è quella dell’allenatore dei portieri per trasmettere tutta quella passione che mi ha fatto giocare fino all età dei 46 anni ed insegnare tutto quello che ho imparato in questo lunghissimo viaggio, a partire dai valori fino ai dettagli tecnici.
Già lo scorso anno ho alternato il calcio giocato a quello allenato, aiutando la società che mi ha dato questa opportunità, il S. Claudio Calcio, a raggiungere l’obiettivo della miglior difesa del girone.
Ora iniziano nuove sfide e sarò felice, se ne avrò sempre l’opportunità, di poter insegnare ai più giovani quanto bello può essere il mondo del calcio.
Mi volto per l ultima volta a guardare quel treno che mi ha accompagnato per 31 lunghissimi campionati con la consapevolezza che ci siamo dati tutto quello che potevamo darci dall inizio alla fine senza farci mancare nulla sia di gioie che di dolori ma alla fine Abbiamo vinto insieme.
Con affetto Batman Liuti”.

redazione
Author: redazione

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