“Basta prese in giro, siamo consapevoli di avere un morto che cammina”

Ennesima presa di posizione dei Panthers contro la situazione legata all’Alma Fano

Ennesima presa di posizione dei tifosi del Fano, Panthers. Ecco il comunicato che pubblichiamo integralmente:

“Assurdo pensare che di fronte ad una città intera che per quella maglia da 118 anni ha dato anima e cuore, ma dalla disperazione sportiva ora ne richiede la radiazione ed una pronta sana ripartenza, ci sia qualcuno che non si prende la responsabilità di porre fine a questo scempio passando la patata bollente di scrivania in scrivania. Società con centinaia di migliaia di debiti; società senza campo da gioco nella propria città; società senza le liberatorie dei principali giocatori della travagliata stagione appena conclusa; società che preceduta dalla propria “fama” non ha trovato ospitalità neppure in provincia; società che richiede di giocare ben distante dalla sua vera casa, fuori provincia ed a porte chiuse; società con una lunghissima serie di negatività (tra le quali il continuo intervento dell’Assocalciatori), alla quale chi governa il calcio dovrebbe senza esitazioni porre fine semplicemente in osservanza delle regole. Noi siamo quelli che da quasi cinquant’anni sono accanto a quel simbolo, a quella denominazione AJF e a quella maglia granata, ma col cuore in mano siamo altrettanto consapevoli di trovarci in casa un “morto che cammina” e che non può avere futuro alcuno. Da anni combattiamo nel nostro piccolo questo calcio malato, mai però avremmo pensato che qualcuno potesse arrivare a fare un simile torto alla città di Fano ed ai suoi tifosi! Il calcio nasce come lo sport popolare per eccellenza, è lo sport della gente, proprio quella gente che oggi a Fano si sente derisa da chi le regole dovrebbe far ottemperare, nel rispetto della gente, del tifoso della propria città e perché no, nella tutela dei giocatori che lavorano e hanno diritto allo stipendio/rimborso spese e delle Amministrazioni Comunali che per impianti, scuole calcio e utenze delle municipalizzate mettono il loro impegno. Pensare si possa accettare chi, tra le tante, propone uno Stadio ad oltre 70 km dal proprio Comune, a porte chiuse e contro il parere delle tifoserie coinvolte ci fa capire quanto questo sport sia sempre più privo di valori popolari a favore di interessi personali! Basta prese in giro, Fano e chi ama il calcio merita rispetto“.

Author: redazione