La Fip ha fatto richiesta ufficiale al Coni, rischia di restare ferma al palo la serie C femminile dove giocano le doriche
Un fulmine a ciel sereno che in qualche maniera ha spiazzato alcune società. Il riferimento non può che essere alla Federazione Italiana Pallacanestro che tramite il Coni ha chiesto l’inserimento di tutte quelle squadre i cui campionati hanno una finale nazionale tra i tornei che potrebbero tornare ad allenarsi per la metà di gennaio. In poche parole significa l’estensione dell’attività fino alla Serie C Gold e Silver maschile, per passare dalla Serie B femminile, oltre ai campionati regionali giovanili le cui finali hanno un interesse nazionale.
Una decisione un po’ a sorpresa che in qualche maniera sta generando anche un diversa confusione all’interno dei club ma ad essere chiamati in causa sono proprio i settori giovanili. In poche parole due coetanei inseriti in due squadre differenti ma dello stesso club si potrebbero ritrovare a vivere una situazione piuttosto anomala, ovvero chi gioca con la squadra A potrà scendere in campo in quanto il campionato di pertinenza ha una successiva appendice nazionale, chi invece nella squadra B e che partecipa ad un torneo regionale sarà costretto a rimanere a casa in quanto vi è il blocco dell’attività sportiva.
Due pesi e due misure, ma resta il fatto che questa decisione intrapresa dalla Federazione Italiana Pallacanestro nella figura del presidente Gianni Petrucci potrebbe in realtà rappresentare una mossa disperata per garantire un minimo di attività sportiva. Una decisione che secondo alcuni sarebbe stata dettata dal fatto che il Governo sarebbe sul punto di bloccare qualsiasi sport di contatto fino al periodo estivo, fatta eccezione per quei tornei a caratura nazionale. Tra i campionati che rischiano di rimanere fermi al palo anche la serie C femminile, torneo dove milita il Cus Ancona. Un torneo dove, per quanto concerne il girone delle doriche, ci sono squadre umbre, abruzzesi e marchigiane ma è organizzato dal Comitato Regionale dell’Abruzzo.
