SERIE D – Il portiere anconetano classe 2000 riparte dalla Liguria: “Con L’Aquila non è andata come speravo, in estate sono rimasto deluso dall’Anconitana”. Parole di ringraziamento anche per il tecnico che lo ha lanciato a Castelfidardo
di Michele Raffa
La suggestiva sfida Lucchese – Vado potrebbe essere quella del rilancio di Alessandro Barbato. Appena arrivato nel club ligure, il portiere anconetano potrebbe già esordire domenica nel girone A di serie D dopo una parentesi altalenante con L’Aquila in Promozione. “Un po’ per colpa mia, un po’ per scelte tecniche poco condivise dal sottoscritto, l’esperienza in Abruzzo non è andata come speravo – afferma il portiere classe 2000 – La società non mi ha mai fatto mancare niente, anzi li ringrazio vivamente e le auguro il meglio, una piazza come L’Aquila merita ben altre categorie. Ora al Vado proverò a riscattare l’inizio di stagione poco esaltante e non vedo l’ora. Contro la Lucchese domenica sarà una sfida affascinante, sono appena arrivato non so se giocherò già o meno. Ovviamente me lo auguro, ma la decisione finale spetta sempre al tecnico”.
Barbato la scorsa stagione è stato lanciato in serie D da Roberto Vagnoni appena arrivato alla sua seconda esperienza sulla panchina del Castelfidardo. “Non ho avuto mai modo di ringraziarlo nella maniera migliore. In estate con L’Aquila abbiamo fatto un’amichevole col Notaresco (Alessandro ha parato un rigore anche a Sansovini ndr) ma è stato un saluto fugace. Spero ci sia presto occasione. Come è andata al Castelfidardo? Io giocavo con la Juniores, al primo allenamento mi ha visto molto bene in un esercizio, mi si è avvicinato dicendomi che mercoledì avrei giocato, senza mezzi giri di parola”. Era il 24 ottobre, 2-2 col Francavilla.
In estate Barbato ha avuto anche modo di tastare l’ambiente Anconitana. “Per me sarebbe stata una cosa bellissima poter giocare con la maglia biancorossa. Da tifoso ho sempre seguito la squadra in curva, ho avuto l’opportunità di allenarmi col gruppo quest’anno per pochissimi giorni, poi il boccone amaro. Sono rimasto molto deluso perché è la squadra della mia città, ma il mister ha preso una decisione e l’ho rispettata. C’è Battistini che è una grande persona oltre ad essere un ottimo portiere e gli auguro il meglio perché sta facendo bene”. Poi la Promozione in terra abruzzese e ora nuovamente in D, un doppio salto apparentemente non semplice per tipologia e ritmi di gioco. “E’ vero, ma questo in pochissimo tempo si risolve. Non so dire se la serie D è il mio habitat naturale, ma qui col Vado ce la metterò tutta dando il massimo per contribuire alla salvezza”.
