Barbara Monserra, quel picco in Eccellenza ed ora la Prima Categoria dopo 11 anni da sogno

PROMOZIONE – Nel girone A niente da fare per la formazione dell’hinterland senigalliese condannata alla retrocessione diretta. Tra infortuni e ridimensionamento

Undici anni. Tanto è durata l’avventura del Barbara Monserra (fino al 2023 solo Barbara) in Promozione con un fantastico balzo in Eccellenza nel 2017-18 sotto la gestione Lorenzo Ciattaglia, attuale tecnico della Settempeda. La vittoria sul Villa San Martino, autografata da Morsucci, non è bastata per abbandonare un palcoscenico frequentato da tempo con ottimi risultati. Il penultimo posto nel girone A, a -14 dal Sant’Orso quintultimo ma soprattutto a -3 dal Sassoferrato Genga terzultimo e a -8 dalla Pergolese quartultima che si affronteranno all’ultima giornata, condanna inesorabilmente alla Prima Categoria la formazione dell’hinterland senigalliese che ha inglobato due stagioni fa il Monserra con l’idea di consolidarsi a livello economico e creare un vivaio all’avanguardia. Il verdetto è maturato al termine di un campionato maledetto, iniziato sotto i migliori auspici con il blitz di Pergola al debutto e il roboante 4-2 al Lunano della quarta giornata, sulla falsariga di quanto realizzato la scorsa stagione, quando il Barbara Monserra si rivelò un’autentica sorpresa tritando anche le big Fabriano Cerreto, Portuali Dorica e Sant’Orso.

Il mercato estivo aveva già presentato difficoltà con gli addii del trequartista Nardone (10 reti), approdato al Moie Vallesina, del difensore Giobellina e dell’esterno offensivo Calcina. Il ridimensionamento di dicembre, caratterizzato dalle partenze della colonia senigalliese formata da Pierpaoli, Simone, Rocchi e Falasconi, unito all’infortunio di capitan Carbone, fuori per mesi, ha complicato ulteriormente l’arduo cammino del tecnico Antonello Mancini che ha pagato con l’esonero la serie nera di 9 sconfitte consecutive. In totale il Barbara Monserra ha racimolato la miseria di 1 punto in 13 gare e i 2 successi contro Biagio Nazzaro e Villa San Martino sotto la gestione Giovannino Mattioli non sono bastati per raddrizzare il vascello alla deriva. Il futuro sarà così in Prima Categoria, abbandonata nel lontano 2014.

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