Baranowicz, cartellino pignorato: “Ho vissuto giorni assurdi, adesso voglio vederci chiaro”

L’alzatore era tesserato a sorpresa dalla Lube prima che il tesseramento fosse annullato: “Ringrazio la Federazione che mi ha aiutato a sbloccare la situazione e potrò giocare con Vibo ma io e i miei legali andremo a fondo per sapere la verità”

di Andrea Busiello

“Quello che mi è successo nelle ultime settimane è un qualcosa che non auguro a nessuno. Il mio cartellino è stato pignorato ed ho rischiato seriamente di non poter giocare a Vibo nella prossima stagione”. E’ Michele Baranowicz a parlare, con più fiducia rispetto a qualche giorno fa. Il palleggiatore azzurro è stato vittima di una storia ai limiti dell’assurdo. “Posso dire adesso che la situazione ancora non è chiara e sia io che i miei legali stiamo cercando di capire cosa è realmente successo – dice subito il palleggiatore – Tutto nasce da due anni fa quando firmo un contratto di natura biennale a Piacenza. Dopo la prima stagione però Piacenza non si iscrive alla stagione successiva e quindi sia io che lo staff abbiamo dei crediti verso la società. Passo l’estate in Nazionale di fatto senza squadra per questa vicenda e a metà settembre trovo l’accordo con l’Halkbank per la scorsa stagione. A marzo firmo un contratto per la prossima stagione con la maglia di Vibo Valentia”. Ma qui arriva l’inghippo: “Da qui a breve scopro di essere tesserato per la Lube (perché?) e a sorpresa arriva la sentenza del Tribunale di Piacenza che blocca di fatto il mio tesseramento a Vibo. Il mio cartellino era stato pignorato dalla Playground Srl, società di Luca Novi”. Baranowicz incredulo chiede l’aiuto dei legali e della Fipav, oltre che dell’amico Ivan Zaytsev per sbloccare la situazione: “Devo ringraziare la Federazione a iniziare dal presidente Bruno Cattaneo che mi ha aiutato in questo momento complicato e Luca Eusepi. Oltre ovviamente a Ivan Zaytsev che mi ha aiutato tantissimo in questa situazione, mettendomi a disposizione il suo staff per tutte le valutazioni del caso”. Grazie a un cavillo burocratico è stato annullato il tesseramento che Civitanova aveva fatto lo scorso anno e per il quale sembrerebbe esser stato aperto un provvedimento disciplinare in quanto mancava la visita medica di rito dell’atleta. Ma il palleggiatore vuole vederci chiaro: “Dopo quanto successo a Piacenza, oltre a non aver incassato quello che mi spettava avrei dovuto pagare per poter giocare quest’anno. Anche se il tesseramento dello scorso anno non era regolare ed è stato annullato adesso voglio capire bene cosa è successo”.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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