Misfatto in Pedaso Campofilone-Borgo Rosselli, Giovanissimi di Fermo. Ragazzo ospite in ospedale, l’arbitro espelle il violento ma il Giudice Sportivo deve sancire la sconfitta a tavolino. “Eppure il Pedaso ci ha chiesto scusa”, ha rivelato mister Saverio Baldassarri
Un fatto increscioso è accaduto in una partita di Giovanissimi Under 15 – Seconda Fase – in provincia di Fermo. Domenica scorsa si stava giocando la gara tra Pedaso Campofilone e Borgo Rosselli, un confronto che non è mai terminato. Sì, perchè in un “clima surreale” all’intervallo la squadra ospite dello storico vivaio di Porto San Giorgio ha deciso di rimanere negli spogliatoi. D’ufficio è così scattata la sconfitta a tavolino per 3-0, “rilevato che nel referto arbitrale non c’era alcun riscontro dell’ambiente creatosi”, si è letto nel comunicato del Giudice Sportivo, come invece sostenuto dalla Borgo.
Ma cos’è successo realmente? Della brutta faccenda ha parlato il mister dei Giovanissimi della Borgo Rosselli Saverio Baldassarri. “Il regolamento è chiaro, se abbandoni perdi…Ma i miei ragazzi sin dal primo minuto sono stati vittime di provocazioni ed atti intimidatori gravi da parte di alcuni avversari, atteggiamento non riconducibile né al loro allenatore Maurizio Balestra che è una bravissima persona né tantomeno alla loro società con cui abbiamo un bel rapporto. Credo che i ragazzi abbiano agito per loro indole, ci hanno messo mani attorno al collo, tirato gomitate lontano dagli occhi dell’arbitro“. Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“In occasione del loro secondo gol – ha continuato Baldassarri -, il nostro avversario ha preso il pallone e l’ha scagliato addosso ad uno dei miei che è caduto in terra. Non pago, gli è salito sopra rifilandogli dei pugni e prendendosi un rosso come riscontrabile dal referto arbitrale (due giornate di squalifica al tesserato del Pedaso, ndr). Il mio giocatore era dolorante in terra e, siccome le porte del campo erano aperte, la mamma preoccupata è entrata sul rettangolo di gioco per valutare il suo stato di salute. Nel mentre si è scatenato un parapiglia. Un mio collaboratore è stato minacciato pesantemente sempre dal ragazzo espulso. Abbiamo terminato il primo tempo in un clima surreale per una partita di ragazzi. All’intervallo in spogliatoio i miei giocatori piangevano. Ho telefonato ai miei responsabili in società chiedendomi come ci saremmo dovuti comportare, visto che i ragazzi non volevano rientrare. Si è deciso di non giocare più e l’abbiamo comunicato all’arbitro”.
Tornando al giocatore della Borgo Rosselli colpito, è stato accompagnato all’ospedale. “Il referto medico ha parlato di sospetta frattura, quadro clinico da riaggiornare. Intanto quattro giorni di prognosi – ha rivelato Baldassarri -. Ma questo non fa fede per il giudice sportivo per cui conta solo il referto arbitrale. Però, a dirla tutta, già domenica sera ci sono arrivate ufficialmente le scuse del presidente del Pedaso che ci ha scritto dispiacendosi per i gravi fatti accaduti. Il mister avversario, che in quei frangenti ha spesso provato a calmare i suoi, mi ha detto che si stava vergognando per l’accaduto, anticipandoci la decisione di allontanare per tre settimane dal gruppo il ragazzo espulso. E’ la prima volta in tanti anni di allenatore che mi capita di trovarmi in una situazione del genere. La sconfitta a tavolino? Ripeto, la decisione è giusta per regolamento, ma ingiusta come atti acquisiti. Siamo lontani dalla verità, avrei voluto fosse stato valutato seriamente tutto. Per la Borgo Rosselli e i suoi Giovanissimi è una ingiustizia, eravamo pure ben messi nella Coppa Disciplina. Ma in fondo ha perso pure il Pedaso, abbiamo perso tutti”.
