“Avrei voluto sfidare chiunque tranne la Maceratese, il destino è stato crudele: ad Urbino fondamentale”

ECCELLENZA – Beppe Magi, mister del K-Sport Montecchio Gallo, ha tolto un sogno alla sua ex squadra. Per la D però manca ancora un punto

All’amarezza in casa Maceratese si contrappone la gioia in casa K-Sport Montecchio Gallo per una vittoria che profuma di Serie D, al termine di un girone di ritorno semplicemente da incorniciare per i rossoblù pesaresi, che hanno collezionato dieci vittorie e tre pareggi recuperando sette punti (ndr dieci con il sorpasso di ieri) alla Maceratese. Ora al K-Sport basterà un solo punto all’ultima giornata nel derby del Montefeltro di Urbino, dove mancherà lo squalificato Carta, per festeggiare aritmeticamente la vittoria del campionato. Nel post gara un raggiante Giuseppe Magi però mantiene i piedi per terra, smorzando gradualmente l’entusiasmo: ” Non ci credevamo neanche noi di essere sul doppio vantaggio con l’uomo in più. Ci è venuto un po’ il braccino, così come con il Chiesanuova, quando con l’uomo in più ci eravamo abbassati troppo concedendo palla ai nostri avversari. È stato un errore, ma oggi siamo stati più maturi di quella volta perché siamo andati a riprendere la partita. Anche Camara ci ha aiutato molto a conquistare quindici-venti metri. Dopo l’episodio del calcio d’angolo ci ha premiato. Penso che però nell’economia della partita abbiamo meritato. Un punto per la Serie D? In settimana ho parlato con i ragazzi dicendo che non era l’ultima di campionato. Era una gara da tripla. La partita con l’Urbino per noi è importante, anche se oggi avessimo perso perché avremmo dovuto fare risultato lassù per evitare i playoff. I ragazzi ci hanno creduto e volevano fortemente la vittoria. Hanno giocato una partita importante e sono contento per loro e per tutto quello che c’è dietro, perché è una società nata due anni fa. L’obiettivo era migliorare la posizione dello scorso anno e centrare i playoff e ci stiamo giocando qualcosa di importante. Ma non è finita qui, perché ci manca un ultimo step. Giocarsi il campionato contro la Maceratese dove hai vinto un campionato storico? Il destino è stato credule. Io mi sono rimesso in gioco venendo ad allenare il K-sport Montecchio Gallo. Non mi sarei mai immaginato di dovermi confrontare con la Maceratese per la vittoria del campionato. Avrei voluto affrontare chiunque tranne che la Maceratese, perché per me è sempre difficile giocarci contro. Lo dico sinceramente. Per me è una vittoria agrodolce perché per me Macerata è qualcosa di unico. Fa parte della mia vita e del mio percorso. Ha fatto un percorso importante e ha ancora la speranza di salire in Serie D. Credo che una piazza come Macerata in Eccellenza c’entra poco o niente, basta vedere il tifo di oggi. Auguro di cuore alla Maceratese di ottenere risultati importanti. Però io non posso fare tirare indietro la gamba ai miei giocatori. Mancherei di rispetto alla società, ai ragazzi e al lavoro che faccio. Spadoni pieno? C’è tanto entusiasmo. È una società nata due dalla fusione tra l’Atletico Gallo e il Montecchio. È una società giovane che ha voglia di crescere. Non ci aspettavamo nessuno una crescita così esponenziale. Ci troviamo a giocarci un campionato in una dimensione probabilmente più grande di noi, ma la stiamo vivendo bene. Oggi era l’esame di maturità e siamo pronti, ma l’insidie nel calcio sono dietro l’angolo perché ricordo un Roma-Lecce 2 a 3 dove la Roma ha perso lo scudetto. L’emozione può giocare brutti scherzi e in questi venti giorni dovrò essere bravo a fare capire ai miei giocatori che sarà fondamentale la partita di Urbino, perché effettivamente è così”.

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