Il giovane si era rifugiato da alcuni connazionali
Incendio dei veicoli di proprietà del comune di Pedaso: con un’indagine lampo, i Carabinieri della Compagnia di Fermo hanno identificato l’autore del fatto.
Gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Fermo e quelli della Stazione di Pedaso sono riusciti, in brevissimo tempo, a dare un volto all’autore del violento incendio che la sera di lunedì scorso ha completamente distrutto un’auto del
Comune di Pedaso, danneggiando seriamente anche un secondo veicolo in dotazione a quel Comando di Polizia Locale.
Le serrate indagini, nel volgere di poco meno di un giorno, hanno permesso di suffragare quella che, sin da subito, era stata l’ipotesi più accreditata sull’origine dell’incendio, quella del dolo, sebbene sul luogo dell’evento non fossero state rinvenute chiare tracce di materiale infiammabile o acceleranti.
I militari, attraverso un lavoro certosino ed ininterrotto, hanno raccolto testimonianze ed acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, sia pubblica che privata, riuscendo a ricostruire tutte le fasi che il “piromane” aveva seguito per realizzare il suo piano. Sono così risaliti al distributore di carburante dove costui si era procurato, al self-service, la benzina utilizzata poi per appiccare le fiamme, riempiendo un contenitore in plastica.
Hanno ripercorso, passo dopo passo, l’intero tragitto che l’uomo ha compiuto per raggiungere piazza Roma, luogo in cui ha rovesciato la benzina sotto una delle due auto, poi appiccandovi il fuoco.
I Carabinieri hanno stretto il cerchio intorno ad un giovane, già noto alle forze dell’ordine. Gli elementi acquisiti nelle ore successive dai militari, ma soprattutto la loro profonda conoscenza delle dinamiche criminali e delle persone gravitanti nel territorio, hanno consentito
di dare un volto al responsabile dell’incendio: si tratta di un 29enne di origine nordafricana residente nella stessa cittadina, che dopo il
fatto si era reso irreperibile.
Gli uomini dell’arma sono riusciti a scovarlo in un’abitazione nella provincia di Ascoli Piceno, dove alcuni connazionali gli avevano dato ospitalità. Sulla base di tutti gli elementi raccolti, il giovane è stato denunciato per il reato di danneggiamento seguito da incendio e, messo di fronte alla validità degli indizi emersi a suo carico, ha potuto solo ammettere le sue responsabilità. Sono in corso approfondimenti per comprendere, nel dettaglio, le reali motivazioni alla base del gesto.
