PROMOZIONE – Dall’occasione sbagliata di Saname al gol di Liberati che porta tutto ad un altro livello in attesa degli scontri salvezza
Accade tutto in un giro d’orologio, forse anche meno. La stagione dell’Atletico Centobuchi poteva cambiare da così a così (pensate al segno delle mani) almeno per quanto riguarda l’obiettivo salvezza che, clamoroso a dirsi alla vigilia, è diventato primario.
Il minuto di cui parliamo è il novantaquattresimo nel derby vinto contro il Centobuchi 1972. Peraltro, formazione di mister Simoni che tutto meritava tranne la sconfitta. Ma torniamo a quel minuto. Saname viene imbeccato con un lancio lungo, l’Atletico non è perfetto nella chiusura. La zona è sul centrodestra d’attacco neroverde. Saname guarda il portiere Beni che, nel frattempo, sta uscendo per coprire lo spazio di porta visibile. Saname prova un tiro, Beni esce ancora di più e devia con un miracolo assoluto. Il derby rimane 1-1 e l’Atletico Centobuchi butta via il pallone per non perdere. Anzi, no.
Nel momento decisivo c’è la lucidità di giocarla, di imbastire una nuova azione offensiva per cercare i tre punti. Iovannisci, quasi clamorosamente in panchina dall’inizio, è subentrato per dare qualità. E la mette offrendo a centro area un passaggio semplice ma decisamente importante quanto delicato è stato il tap in sotto porta di Andrea Liberati per il tripudio biancazzurro.
Fischio finale. L’Atletico Centobuchi vince il derby ed ora, a 5 giornate dal termine del campionato di Promozione Girone B, la squadra di Fusco si trova a 32 punti, -4 dalla casella della salvezza diretta occupata attualmente dalla Palmense. Nelle ultime cinque partite, inoltre, l’Atletico Centobuchi avrà un turbinio di scontri diretti: Potenza Picena, Trodica, Monticelli e Castignano. In mezzo la trasferta contro l’Aurora Treia lanciata per il treno playoff. Insomma, destino tutto da scrivere per i biancazzurri. E chissà dove potevano essere se quel 94′ non ci fosse mai stato.
