Atletico Ascoli, il periodaccio continua e come disse Seccardini: “Bisogna guardarsi dietro”

SERIE D – Dodici partite senza vittoria sono troppe. La squadra non si snatura ma serve qualcosina di diverso per riprendere la marcia.

Che sia stato per mantenere basse le aspettative o per estrema lucidità di analisi – crediamo la seconda – il tecnico dell’Atletico Ascoli, Simone Seccardini, da sempre ha parlato della salvezza come obiettivo primario della sua squadra in questo campionato di Serie D. Logico che si punta sempre a migliorarsi ma quelle parole forse sembravano un po’ estreme visto il secondo posto in classifica. Non che possa mai aver immaginato un inverno così l’allenatore ascolano, eppure ora i bianconeri devono guardarsi sotto.

L’Atletico Ascoli è a quota 32 punti– Il Termoli, che chiude la zona playout, a 27. Cinque punti dalla zona calda, 6 da quella playoff oggi rappresentata dall’Ancona. Soprattutto, una sola vittoria nelle ultime dodici partite è davvero un bottino desolante se preso in maniera oggettiva. La società, non nascondiamolo, punta a migliorarsi sempre, vincere e crescere. In questo scenario, l’Atletico Ascoli vive partite dove domina il gioco, resta se stessa, a volte crea tanto altre meno, ma non riesce a vincere. Tralasciamo il dilemma filosofico che si crea in questi casi, quando è facile prendere e cestinare tutti i credo quando i risultati non arrivano. Non è certo il modo di fare dello staff e dell’ambiente creato attorno ai calciatori. Anzi, ci si prende le proprie responsabilità e si cerca di migliorare.

Ed è qui che, analiticamente, tutto il gruppo di lavoro deve iniziare a fare domande. Cosa non sta andando? Cosa possiamo modificare senza snaturarci? Dove aggiungere? Dove togliere? Domande e calcio, risultati e lavoro. Tutto intersecato. Non si passa da: “Sono meglio dell’Ascoli Calcio” a “La favola sta finendo” nel giro di pochi mesi, questo è certo. La prossima partita sarà fondamentale. I piceni affronteranno domenica il Castelfidardo tra le mura amiche. E servono, per forza, i tre punti. O l’inverno si farà strada davvero..

Author: Matteo Rossi