SERIE D – Obiettivo raggiunto ma tutto l’ambiente voleva qualche punto in più
“Triste arrivare a due giornate dalla fine e mettersi ancora lì a fare conti matematici. Questa salvezza non era mai stata messa in discussione“. Primo obiettivo – e unico a questo punto – è stato raggiunto dall’Atletico Ascoli. Il punto con il Teramo ha certificato la salvezza bianconera nel Girone F di Serie D. Felicità? Non troppa. E proviene dallo stesso tecnico Simone Seccardini: “Non facciamoci ingannare dai numeri, spietati e che non ammettono sentimenti. Dall’inizio dell’anno però noi siamo stati sempre tra le prime otto. Sappiamo quale poteva essere il nostro obiettivo”.
Verità. In più occasioni, vuoi per scaramanzia oppure per tenere i piedi ben saltati a terra, mister e tutto l’ambiente aveva fissato come bandierina da fissare sull’Everest il vessillo con la scritta “salvezza”. Eppure, era logico pensare che questo Atletico Ascoli poteva ambire a qualcosa di più, soprattutto per il gioco espresso. “L’amarezza c’è – continua Seccardini – perché i ragazzi sono affamati, così come la proprietà. L’obiettivo è competere, sempre. Non siamo stupidi, capiamo di non poterlo fare proprio con tutte le piazze ma cerchiamo ogni giorno di migliorarci”. Questo umore forse anche perché, lo scorso anno, i bianconeri chiusero a 50 punti, peraltro con Seccardini che sostituì l’allora mister Sergio Pirozzi alla 10^ giornata, quando i piceni erano ultimi con soli otto punti. In proiezione, l’attuale campionato potrà chiudersi al massimo con il bottino di 48.
Quest’anno si è assaggiato un torneo più complicato o qualcosa non è andato per il verso giusto nella prospettiva di crescita? “Nessuno di noi, appunto, festeggia questa salvezza. L’anno scorso lo abbiamo fatto perché eravamo partiti dal fondo, quest’anno il mea culpa è nostro: mio e dello staff. Però ci sono dei motivi: metto l’emotività, poi la nostra esperienza, il club è solo al secondo anno di Serie D così come noi dello staff e alcuni giocatori. Però è certa una cosa: ci sarà tanto da lavorare in estate“. Riguardando il percorso bianconero, spiccano alcune vittorie come quella a Recanati o Ancona ma anche aver lasciato ben 6 punti contro la Fermana, fanalino di coda. Curiosi anche altri dati, dai punti casa-trasferta ai cosiddetti “scontri diretti”. Ci torneremo più avanti, alla chiusura dei giochi. Per adesso, comunque, non saranno festeggiamenti ma almeno il club merita una vigorosa pacca sulla spalla.
