Assegno scoperto e bonifico falso per pagare la BMW: denunciati quattro giovani

Il raggiro

Nella giornata di ieri, al termine di articolata attività investigativa, il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi, coordinato dal Dirigente, ha denunciato quattro giovani romeni, due ragazzi di 27 e 26 anni e due ragazzi di 25 e 24 anni, per il reato di truffa in concorso.

Lo scorso 21 novembre, la vittima, (un 46enne), in sede di querela ha riferito di aver postato sui siti social un annuncio di vendita della propria auto BMW grand coupè al prezzo di 22.000 euro. Il 28 novembre, una donna lo aveva contattato mostrandosi interessata all’acquisto e dopo uno scambio di messaggi via whatsApp, i due si sono accordarono per il prezzo di 20.000 euro con l’intesa che l’acquirente si sarebbe recata nella sua abitazione per vedere l’auto. La vittima, le comunicava che per il pagamento avrebbe accettato solo un assegno circolare o bonifico istantaneo. Nel pomeriggio del 29 novembre si sono presentate sotto l’abitazione della vittima, quattro persone, due ragazze e due ragazzi, che dichiaravano di essere romeni e parlavano un italiano stentato. Una delle donne aveva detto di essere quella con cui era stata avviata la trattativa.

Verificato il mezzo, avendo riscontrato che era tutto regolare, si sono diretti insieme presso l’agenzia per le pratiche per il passaggio. All’atto del pagamento la donna ha consegnato un assegno delle poste dell’importo di 20.000 euro e non un assegno circolare come d’intesa. Uno dei ragazzi presenti, ha convinto la vittima che in realtà quello fosse un assegno circolare, facendo leva sul fatto che la vittima non conoscesse la tipologia di assegni circolari emesse dalle poste. Così l’auto era stata intestata al ragazzo, dichiaratosi marito della donna che aveva avviato la trattativa.

L’altro giovane presente, aveva affermato di essere il fratello del nuovo intestatario del mezzo e che insieme a lui erano titolari di una società che vendeva prodotti per il lavaggio delle auto. Tutti insieme cercavano di rassicurare la vittima sul fatto che la loro solvibilità economica fosse certa.

Il 30 novembre, la vittima presentatasi allo sportello delle poste per mettere all’incasso il titolo avuto per la vendita, apprendeva dagli operatori che il conto era privo di fondi e pertanto l’assegno risultava scoperto. Contattata la donna che aveva consegnato l’assegno, si mostrava fintamente dispiaciuta per l’accaduto, non riuscendo a capacitarsi di come potesse essere accaduto, rendendosi disponibile a fare un bonifico dello stesso importo. Effettivamente, sempre in data 30 novembre, l’acquirente le inviava una distinta di pagamento a mezzo bonifico dell’importo di 20.000 euro. Il 3 dicembre, la vittima, controllando i movimenti del suo conto corrente, constatava che vi era in realtà un accredito di 2 euro. Chi aveva effettuato il bonifico, aveva modificato in maniera grossolana l’importo che era di un altro carattere per poi inviarlo a riscontro. I tentativi di contatto da parte della vittima nei giorni a seguire si rivelavano vani.

Grazie ad un’attenta attività di ricerca nelle banche dati, i Poliziotti del Commissariato riuscivano ad individuare e a dare un volto ai quattro responsabili. Anche l’utenza cellulare utilizzata per i contatti risultava intestata ad uno di essi. I quattro truffatori, non erano nuovi a condotte delittuose di questo tipo avendo già commesso analoghi reati in precedenza appropriandosi di diversi veicoli per un valore superiore a 100.000 euro. Raggiunti dalla Polizia, sono stati denunciati in stato di libertà per truffa in concorso.

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