Asili nido, Marta Luzi porta il problema in Consiglio Comunale. Fioravanti: “Entro il 2025 ci attiveremo”

La consigliera si fa portavoce di un tema decisamente attuale, condividendo con l’Amministrazione la volontà di intervenire al più presto per dare sostegno alle famiglie ascolane

di Federico Ameli

A due settimane di distanza dall’ultima volta, il Consiglio comunale di Ascoli torna a riunirsi a Palazzo dei Capitani. La prima novità riguarda l’ingresso in Consiglio di Gregorio Cappelli, chiamato a raccogliere l’eredità della dimissionaria Paola Petrucci nel gruppo consiliare Ascoli Bene Comune. Al di là dei nuovi ingressi, fin dai primi minuti l’attenzione in Sala della Ragione si focalizza su un tema decisamente attuale, anche in ottica futura. Si tratta degli asili nido comunali, con 3 strutture comunali a disposizione e un’interrogazione dedicata presentata lo scorso 5 luglio a firma dei consiglieri Marta Luzi, Francesco Ameli, Andrea Dominici, Manuela Marcucci, Emidio Nardini, Paola Maria Petrucci e Angelo Procaccini.

A prendere la parola per presentare l’oggetto dell’interrogazione è la consigliera Marta Luzi. “Gli asili nido attivi non sono sufficienti per accogliere i bambini della nostra città – afferma in apertura – non perché siano aumentate le nascite, bensì perché non si può portare avanti una famiglia con un solo stipendio. Le mamme che vogliono lavorare devono sentirsi libere di poterlo fare, ma così purtroppo non è”. Ad oggi, secondo la consigliera Luzi, sarebbero circa 90 i bimbi esclusi dalle graduatorie comunali, con intere famiglie costrette a ricorrere ai nidi privati o a cercare soluzioni alternative, tra cui la rinuncia al lavoro di uno dei due genitori. Servirebbero delle convenzioni da stipulare con i nidi privati – aggiunge Luzi – cercando di compartecipare alle spese in base al reddito di ogni famiglia. Ci chiediamo se ci sia l’intenzione di creare nuove strutture comunali, e come mai altri comuni della zona abbiano avuto accesso a importanti finanziamenti sul tema, a differenza di Ascoli”.

“Condividiamo al 100% l’impianto dell’interrogazione e il pensiero esposto dalla consigliera Luzi – replica il sindaco Marco Fioravanti – Viviamo una complessa fase di transizione anche per le sedi comunali, in attesa di avere nuovi contenitori, e la delocalizzazione delle scuole. Dobbiamo immaginare l’apertura di nuovi asili perché sono investimenti per il futuro di Ascoli, anche se costosi. Da qui ai prossimi anni abbiamo il compito di immaginare un contenitore stabile e dei contenitori temporanei per ospitare nuovi asili”. Come illustrato dal primo cittadino, l’Amministrazione comunale sta valutando l’impiego dei plessi scolastici delle frazioni come soluzione temporanea per far fronte all’emergenza. In alternativa, l’altra opzione riguarda delle strutture già sondate nell’ambito della zona industriale, in un apparentemente inevitabile percorso di provvisoria delocalizzazione. “Da parte nostra c’è la volontà di aprire un quarto asilo – conferma Fioravanti – ma ad oggi manca un contenitore disponibile, su cui stiamo lavorando in giunta. Abbiamo soddisfatto 130 domande, di cui 60 nuove, individuando delle soluzioni alternative in un progetto sostenibile che dia risposte alle famiglie e alle frazioni, per poi immaginare un contenitore stabile. Abbiamo ottenuto risposte importanti anche per quanto concerne la sensibilizzazione degli imprenditori sul tema degli asili aziendali, ma c’è bisogno di tempo per concludere progetti di questa portata”.

Come sottolineato dalla consigliera Luzi, il coinvolgimento delle frazioni potrebbe tuttavia alimentare delle criticità sul piano logistico per diverse famiglie che, per ragioni lavorative, si troverebbero in difficoltà nell’accompagnare i propri figli a qualche chilometro di distanza dal centro. Se la consigliera invoca concretezza e la possibilità di stipulare nuove convenzioni con le strutture private per abbattere i costi a carico dei nuclei familiari, il sindaco ribadisce la volontà di intervenire al più presto per risolvere la situazione. “È una problematica da cui non intendiamo scappare. Non riesco a dare certezze per settembre, ma stiamo lavorando per trovare le coperture economiche e individuare un contenitore idoneo, che richiede una scelta politica importante. Nel 2026 ne avremo almeno 4 a disposizione per ospitare nuovi asili. L’impegno – conclude – è attivare a partire dal 2025 tutte le procedure per realizzare un nuovo asilo e dare una risposta alle famiglie“.

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