Ecco quello che accade in via XXV Aprile. A denunciare il caso l’ingegnere Andrea Vecchietti
La quantità a discapito della qualità. E’ questo il male che attanaglia le strade del capoluogo di regione e che periodicamente vengono asfaltate con risultati a dir poco imbarazzanti.
Negli ultimi anni in materia di asfalti il comune di Ancona ha speso qualcosa come 35 milioni di euro. Asfalti che durano una stagione ma quello che trionfa è sempre il partito della toppa per il semplice fatto che buona parte delle strade del capoluogo di regione sono piene di rammendi di asfalto che si perdono in una infinita sequenze di buche ed avvallamenti.
Asfalti come detto che durano una stagione con il comune di Ancona che in questi giorni sta provvedendo al rifacimento di alcuni manti stradali ma il copione è sempre lo stesso come puntualizza l’ingegnere Andrea Vecchietti che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo in via XXV Aprile dove sono in corso i lavori di rifacimento dell’asfalto: “Basta fare due passi nella zona del cantiere per rendersi conto che il cassetto interno della strada che dovrebbe garantire la stabilità della carreggiata è sfondato in una serie di punti. La cosa si può solo vedere solo in questa fase della lavorazione quando il vecchio asfalto è stato rimosso e si è in attesa di applicare la nuova ricopertura. Il nuovo asfalto che verrà messo nei prossimi giorni e che avrà uno spessore compreso tra i 3 e 5 mm non sarà in grado reggere alle sollecitazioni meccaniche. Dove il cassetto interno è sfondato con le prime piogge si formeranno delle fessurazioni destinate a diventare delle buche. Questi interventi non servono assolutamente a nulla se non a spendere soldi pubblici in modo del tutto errato”.
Ma i problemi non finiscono qui; trasportare i mezzi da lavoro sul cantiere al di là dell’intervento da fare ha un costo di circa 3000 euro al giorno: “Quando si asfaltano le strade servono diversi mezzi d’opera, movimentare questi veicoli ha un costo non indifferente. Se gli asfalti durano meno di una stagione la colpa non è della ditta ne tantomeno della qualità del materiale usato ma di come viene commissionato il lavoro da parte dell’amministrazione comunale che punta più sulla quantità che sulla qualità”.
Asfalti che durano meno di una stagione e che sono già pieni di buche si incontrano in via Piave, via Rodi, via Isonzo e nella zona industriale Zipa di Ancona cosi come in via Vecchini o in alternativa in via Rismondo. Tappetini superficiali che di certo non reggono alle sollecitazioni meccaniche ma è anche vero che alcune strade – una piccola parte in realtà – sono state asfaltate a regola d’arte come via Veneto dove la nuova ricopertura è stata posizionata dopo uno scavo di oltre 50 centimetri che ha finito con lo stabilizzare il cassetto interno della carreggiata
