Ascoli, un brodino e soliti dubbi: perchè Silipo in panchina?

NELLA TELA DEL RAGNO – Vittoria sul Gubbio dopo due mesi deludenti. Dedica a Remo Orsini, domenica trasferta a Sassari

Finalmente l’Ascoli torna alla vittoria dopo 2 mesi di partite deludenti, che l’hanno vista perdere senza meritarlo (vedasi gare interne contro Pescara e Rimini, dove il pari sarebbe stato il risultato più giusto) e pareggiare gare dove avrebbe meritato di vincere (su tutte quella in trasferta ad Arezzo ed in casa contro Pontedera e Campobasso). Ovviamente si tratta di un brodino bevuto da un paziente ancora malato e, si spera, in via di guarigione, dato che l’attuale situazione di classifica non è certamente da addebitare solo alla sfortuna, ma ad evidenti errori di mercato commessi dal Ds Righi. 

Domenica la vittoria contro il Gubbio è stata meritata, ma ‘sporca e cattiva’, contro una squadra che presentava qualche assenza in organico, ma certamente non difettava di carica agonistica. Mister Di Carlo (dopo 4 sconfitte e 4 pareggi, alla sua nona gara centra la prima vittoria) all’inizio presentava una sorpresa, quella di tenere Silipo in panchina (sempre il migliore in campo nelle ultime 4 partite) per schierare Tremolada, ancora a corto di fiato ed idee.

Scelta davvero impopolare ed onestamente improduttiva, poiché se è pur vero che al 14′ del primo tempo il Picchio passava in vantaggio grazie ad un autorete dell’eugubino Pirrello su ottimo cross tagliato di Cozzoli proveniente dalla fascia sinistra….poi fino al 37′, per altri 23 minuti abbondanti…l’Ascoli non creava più nulla, tanta buona volontà ma poche idee e confuse. Al 37′ la svolta che ha aiutato mister Di Carlo, grazie all’infortunio dell’impalpabile Tirelli (tanta corsa e buona volontà…null’altro…e nonostante tutto parte sempre nell’undici titolare..amen..). Per questo subentrava Silipo (anche stavolta migliore in campo) e si accendeva la luce, dato che il suo ingresso vivacizzava le precedenti prevedibili giocate del Picchio, essendo l’unico calciatore bianconero a saltare un avversario, creare una superiorità numerica e servire qualche buon assist nelle profondità dell’area di rigore avversaria.

Questa luce accesa creava in soli 20 minuti altre 2 nitide palle gol per l’Ascoli,  la prima aveva portato il risultato sul 2-0 (gol di Corazza regolare, tenuto in gioco dal difensore eugubino Stramaccioni, ma ingiustamente annullato dall’arbitro su segnalazione dell’assistente posizionato sotto la tribuna Mazzone) e la seconda, sempre di Corazza, annullata da un prodigioso intervento sulla linea di porta (senza ‘tecnology line’ impossibile svelare se fosse stato gol o non gol) del portiere Venturi.

Questo 2-0 mancato per due volte da Corazza ha fatto sì che sul Del Duca veleggiasse lo spettro del quinto 1-1 consecutivo (stesse beffe già capitate in casa contro Campobasso e Pontedera ed in trasferta ad Arezzo), ma questa volte la fortuna non ha chiuso la porta in faccia al Picchio (l’eugubino Franchini di testa si divorava il gol del pareggio ad un quarto d’ora dalla fine).  Poi è salito in cattedra l’insicuro arbitro Maccarini di Arezzo che dopo aver spesso penalizzato il Picchio (dubbie decisioni tecniche e un gol e mezzo non visto nei primi quindici minuti della ripresa), questa volta decideva di penalizzare il Gubbio con due espulsioni (Iaccarino al 78′ e Corsinelli al 96′ a gara praticamente terminata), entrambe scaturite dal nervosismo degli umbri che poteva essere gestito diversamente dall’arbitro, sempre autoritario e mai autorevole nel corso della gara.

Al triplice fischio finale finalmente il Picchio tirava un sospiro di sollievo, incamerando i prime tre punti della gestione Di Carlo, una vittoria sofferta ma meritata e che permetterà alla squadra di lavorare con maggior serenità in vista della difficile trasferta di Sassari (domenica 1 dicembre ore 15 Torres-Ascoli). Mister Di Carlo e la squadra hanno voluto dedicare la vittoria al tecnico Remo Orsini, un monumento del settore giovanile del Picchio (il mentore del talentuoso Riccardo Orsolini), vittima di un incidente mentre si allenava con una seduta di footing in strada  (investito da un automobile ed a tutto oggi ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Ancona, anche se non in pericolo di vita). Ovviamente anche lo scrivente e tutta la tifoseria ascolana rivolgono un pensiero affettuoso di pronta guarigione a mister Remo.

C’è ancora tanto da lavorare, in attesa del mercato di gennaio che dovrà essere improntato a potenziare il centrocampo, il reparto lasciato sguarnito questa estate delle scelte errare del DS Righi (anche ieri in difficoltà, nonostante le buone prove di Varone e Bando).

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