Nel suo comportamento non è ravvisabile nessun reato
La vicenda era finita su tutti i giornali, arrivando anche sui programmi televisivi nazionali. Lo scorso mese di gennaio l’ascolano Raniero Bertoni aveva denunciato il titolare di un bar sostenendo di essere stato minacciato e cacciato dal locale in quanto omosessuale.
A distanza di qualche mese, quella denuncia è stata archiviata su proposta del procuratore della Repubblica Umberto Monti che ha ritenuto di non dover procedere nei confronti del barista in quanto nel suo comportamento non era ravvisabile nessun reato. Confermata quindi la versione di Stefano Procaccioli, titolare del Bar Caldaie, che sin da subito aveva sostenuto di essere stato provocato da Bertoni ed ora ha visto riconosciute le sue ragioni anche da parte della magistratura.
Nella richiesta di archiviazione proposta dal Pm al gip è stata ricostruita la vicenda così come è emersa a seguito delle indagini svolte dalla squadra mobile di Ascoli e dalle testimonianze di alcuni clienti del bar che erano presenti quel giorni e avevano assistito alla scena. Fondamentali si sono rivelati anche i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza presenti all’interno del locale e che hanno consentito di ricostruire le varie fasi dell’accaduto e che di fatto hanno confortato la versione rilasciata dallo stesso Procaccioli agli inquirenti.
