In questo ambito possono essere d’aiuto gli ITS
Anche le aziende che operano nel settore del green e delle rinnovabili non riescono a trovare nuovo personale da assumere. In Italia, le aziende che hanno puntato in tecnologie e prodotti attenti all’ambiente sono circa 531 mila, ma non c’è abbastanza personale formato sul tema da poter assumere. Tra i lavori più richiesti c’è l’Ingegnere ambientale, il Meccatronico green, il promotore edile di materiali sostenibili e il Bioinformatico, ovvero colui che gestisce ed elabora dati e processi biologici con l’ausilio dell’informatica, ma anche Educatore ambientale e il Food designer. Sono tutte figure che sono nate molto di recente, con l’esplosione di nuovi settori come la bioedilizia, ma non ci sono abbastanza enti che possono preparare nuove figure che sono così richieste.
In questo ambito possono essere d’aiuto gli ITS, istituti tecnologici post-diploma, scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore. Sono espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali. In Germania questa tipologia di istruzione richiama circa 900mila studenti ogni anno, mentre in Italia solo 9mila.
Ad Ascoli c’è un ITS l’indirizzo “Tecnico superiore per smart technologies e materiali innovativi” di due anni di durata basato sullo studio del materiali compositi e inquadrato nella cornice dell’industria 4.0 (robotica industriale, IoT, lavorazione dei materiali tradizionali e innovativi e ICT). Anche un corso sulle opportunità che può offrire il settore del green e delle energie rinnovabili potrebbe essere l’idea giusta per contraddistinguere il Piceno come polo di attrazione di nuove professionalità.