Ascoli non conosce resa

SERIE B – Cosa può fare chi ama se non amare? L’incontro dei tifosi, l’unità e il destino che verrà affrontato, comunque, al fianco dell’Ascoli Calcio

Passione, immensa passione. Solo quella. Spiegatela in altro modo la presenza di 200 ed oltre tifosi ascolani, a tre giorni da un quanto mai probabile epilogo infernale di retrocessione, a guardarsi viso a viso al centro sportivo Quartiere Tofare per una riunione indetta dagli Ultras 1898 e aperta a tutta la tifoseria. Una città di 46 mila abitanti che porta una media di 7 mila persone al “Del Duca” (con un intero girone d’andata giocato di sabato pomeriggio, orario di lavoro e di sport dilettantistici) che si presenta unita più che mai a pochi giorni da Ascoli-Pisa (venerdì ore 20:30), ultimo atto del campionato in cui la vittoria potrebbe anche non servire a nulla, con le classiche radioline – ora diventate app – per seguire Bari e Ternana.

Una serata, un’ora e mezza, di confronto su tanti temi: squadra, società, eventi accaduti nell’anno, alla presenza anche dell’assessore Nico Stallone che ha portato sottolineature su possibili eventi futuri legati al club. Tutto condito da un invasivo sentimento di unità. Chi c’era può dirlo, si è sentito. Si è avvertita la maturità di una tifoseria pronta a vivere ancora una volta il proprio destino affianco dell’Ascoli Calcio. “Se le cose andranno male piangeremo insieme”. Una frase nella roccia dei pensieri bianconeri che invadono la mente di ogni tifoso in questi giorni. L’aria di chi sa che qualora tutto andasse male ci si tirerà su le maniche per ripartire. E se le cose dovessero andare bene? Allora sarà lotta playout, sarà ancora un popolo vicino alla squadra, un popolo che dona amore. Perché cos’altro può fare chi ama, se non amare?

Venerdì ci vedremo alle 19:00 all’altezza del palazzo di vetro – hanno ribadito gli esponenti degli Ultras 1898 – Partiremo con un corteo, una marea bianconera, invitiamo tutti i tifosi e soprattutto tutta la curva a partecipare. Manderemo un messaggio: retrocederemo? Forse si, ma uniti, come una città. Entreremo allo stadio con anticipo e faremo sentire la nostra voce”. E che il destino faccia dell’Ascoli Calcio quel che vuole: “qualunque cosa accadrà..”

Matteo Rossi
Author: Matteo Rossi

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