Il play classe 2006 pronto per un salto tra i grandi
Oggi pomeriggio, presso la sede sociale di Corso Vittorio Emanuele, il centrocampista della Primavera Augusto Bando ha sottoscritto il primo contratto da Professionista. Si tratta del primo di una serie di tesseramenti che saranno formalizzati nei prossimi giorni e che calcano la linea strategica tracciata da tempo dal Patron Massimo Pulcinelli, dal DG Domenico Verdone e dal Responsabile del Settore Giovanile Antonino Nosdeo.
Diciassettenne di Ortona, classe 2006, Bando ha apposto la propria firma su un contratto che lo vedrà in bianconero almeno fino al 30 giugno 2027. Un attestato di stima e un riconoscimento per il valore di un ragazzo che si appresta ad iniziare la sua quarta stagione con l’Ascoli Calcio, le ultime due con la Primavera. Iscritto al quarto anno di Ragioneria, ragazzo semplice, tranquillo e simpatico – come si definisce lui – è particolarmente riconoscente al Club che gli sta dando fiducia:
“Non nascondo che stanotte ho fatto tanta fatica ad addormentarmi – ha detto Bando, dopo essersi sottoposto alle foto di rito con i Direttori, i procuratori e la famiglia. Una famiglia, la sua, che lo segue costantemente anche dall’Abruzzo e che oggi, con i genitori Cristina e Antonio e il fratello Emanuele, non è voluta mancare al primo appuntamento importante di Augusto – “Ringrazio la Società per questa opportunità, sono molto contento, la dedica è per la mia famiglia, che mi ha aiutato tanto nei momenti difficili e che ha fatto sempre molti sacrifici per me; mi seguono spesso, mentre i nonni fanno il tifo da casa” ha proseguito Bando.
E’ ancora vivo in lui il ricordo del finale di stagione con la Primavera con l’eliminazione dai Playoff in semifinale: “Lo scorso anno l’eliminazione in finale col Monza era stata una delusione difficile da digerire, ma quest’anno sono rimasto ancora più male perché mi sentivo più parte integrante del gruppo. L’obiettivo è di migliorare sempre e cercare di andare in prima squadra. Sono un play tecnico, mi piace avere palla al piede, essere servito e giocare palloni”. Compagni e avversari avvisati.